Babbo Natale alla Nek, solidarietà per le lavoratrici licenziate
L'iniziativa è stata lanciata su Facebook da Francesco Miazzi, del comitato Lasciateci Respirare, che dopo aver incontrato le mamme in presidio ha colto la loro amarezza nell'impossibilità di prendere dei doni per i loro figli
Continua il presidio dei lavoratori della cooperativa Libera al cantiere del riciclo Nek di Monselice. Martedì i vertici dell'azienda hanno comunicato ai dipendenti la volontà di interrompere il rapporto di lavoro. Si tratta per lo più di donne di origine marocchina.
BABBO NATALE. A loro, nel giorno della vigilia di Natale va il pensiero di Francesco Miazzi, del comitato Lasciateci Respirare. Miazzi mercoledì si è recato all'ex centro riciclo per esprimere il suo sostegno alle donne in protesta. Al picchetto erano presenti anche alcuni bambini ed inevitambilmente si è parlato del Natale e dell'impossibilità delle mamme di fare dei doni. Dopo aver parlato con loro, Miazzi ha lanciato un'iniziativa che si è subito diffusa tramite Facebok: "Ci piacerebbe tanto che Babbo Natale arrivasse anche lì...che portasse qualcosa anche ai loro figli".
GIOCATTOLI. L'appello è subito stato colto da molte associazioni e dai volontari del parco Buzzaccarini che si sono prodigati per comprare qualche giocattolo da portare ai bambini e giovedì mattina, intorno alle 11, saranno consegnati, in segno di di solidarietà nei confronti di queste mamme.