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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Niente foto Papa-Imam, ecco la locandina di Babele: "Noi censurati, no censori"

L'opera di Giorgione, "I tre filosofi", per promuovere la rassegna letteraria "Babele", curata dal critico d'arte Vittorio Sgarbi e in programma a Padova dal 18 al 23 ottobre

L'opera di Giorgione, "I tre filosofi", sarà la locandina della rassegna letteraria "Babele", curata dal critico d'arte Vittorio Sgarbi e in programma a Padova dal 18 al 23 ottobre. 

ECCO LA LOCANDINA DI "BABELE". "Come ha spiegato il professor Sgarbi, è totalmente innovativa, ma nel solco nella più alta tradizione veneta di terraferma - dichiara l'assessore alla Cultura Matteo Cavatton - perché utilizza l'opera di Giorgione 'I tre filosofi', che, secondo alcune interpretazioni, rappresenterebbero le tre età dell'uomo, ma soprattutto, tre tappe dell'evoluzione del pensiero: l'umanesimo rinascimentale, la cultura araba e la tradizione medievale, che ha portato alla nascita dell'Europa moderna".

LA FOTO DEL PAPA CON L'IMAM. Inizialmente, per promuovere la kermesse, Sgarbi aveva pensato di utilizzare la foto - ritoccata - dell'incontro tra papa Francesco e il grande imam dell’Università cairota di Al Azhar, Ahmad al-Tayyib. L'idea non era piaciuta, tuttavia, all'Osservatore Romano, che, dell'immagine, detiene i diritti: nello scatto, infatti, compare sullo sfondo la Resurrezione di Cristo, ma l'opera del Perugino resta sfocata e in gran parte coperta dalla figura dell'Imam in primo piano; nelle intenzioni di Sgarbi, invece, il Cristo doveva essere "spostato" al centro. Una proposta non condivisa dall'Osservatore Romano, che aveva ritenuto potesse essere interpretata come una provocazione, dato il maggior risalto che la nuova immagine avrebbe conferito alla religione cristiana.

"NOI CENSURATI, NON CENSORI". "Quella che doveva essere la rassegna dei censori, chiusa, capace di rappresentare solo una parte, è diventata la rassegna censurata - sostiene Cavatton - con il professor Sgarbi avevamo deciso di utilizzare un'immagine di Papa Bergoglio a colloquio con l'Imam Tayyib, per poter rappresentare il senso di una manifestazione che intende mettere in confronto dialettico due culture, quella cristiana, sulle cui radici è fondata l'Europa, e quella musulmana. Culture che, oltre agli evidenti conflitti del passato e del presente, sembrano, sentiti numerosi intellettuali di lingua araba, del tutto inconciliabili. Con grande stupore dei nostri detrattori, peraltro, la Babele censurata - conclude - sarà anche l'ambito di dibattito più pluralista e aperto della storia della nostra città. Abbiamo sostituito le classiche presentazioni dei libri in uscita, più simili ad atti promozionali da parte di alcune case editrici, che non a veri e propri occasioni di confronto, con incontri o, addirittura, scontri, dove, oltre a parlarne, si produca cultura, non solo letteraria, ma anche artistica, musicale, cinematografica".

LA POLEMICA PRECEDENTE. Quella per la locandina, non è stata l'unica polemica legata all'organizzazione della manifestazione: la prima aveva visto schierati su due fronti opposti proprio il sindaco Massimo Bitonci e il direttore artistico Vittorio Sgarbi, quando il primo si oppose alla possibile partecipazione di Toni Negri alla kermesse.

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