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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Altro caso per Babele: Sgarbi vuole ritoccare la foto di Papa e Imam, ma il Vaticano dice no

Il Cristo riportato al centro del gioco di sguardi fra Bergoglio e Ahmad al-Tayyib, è la proposta del direttore artistico del festival letterario di ottobre, ma l'Osservatore Romano lo censura

Nuova "bega" per "Babele", il festival letterario che si svolgerà a Padova, fortemente voluto dal sindaco Massimo Bitonci, che ne ha affidato la direzione artistica all'eccentrico critico d'arte Vittorio Sgarbi. Dopo la querelle fra quest'ultimo e il primo cittadino in merito alla partecipazione di Toni Negri, stavolta il pomo dela discordia è rappresentato dall'immagine che Sgarbi vorrebbe proporre come manifesto della kermesse: la foto "ritoccata" dell'incontro tra papa Francesco e il grande imam dell’Università cairota di Al Azhar, Ahmad al-Tayyib.

LA QUESTIONE. Nello scatto - di cui l'Osservatore Romano detiene i diritti - compare, sullo sfondo, la Resurrezione di Cristo, ma l'opera del Perugino resta sfocata e in gran parte coperta dalla figura dell'Imam in primo piano. Nelle intenzioni di Sgarbi, invece, il Cristo dovrebbe essere "spostato" al centro. Una proposta non condivisa dall'Osservatore Romano, che ritiene possa essere interpretata come una provocazione, dato il maggior risalto che la nuova immagine conferirebbe alla religione cristiana.

LA FOTO. La foto, scelta come simbolo del dialogo fra le due religioni - e in cui, tra l'altro, l'Imam appare con un libro in mano, particolare che ben si adatterebbe ad un contesto come quello di un festival letterario -, attira l'attenzione per il gioco di sguardi che raffigura. Se Sgarbi rimane sulla propria posizione e affida al sindaco l'ultima parola, Bitonci, dal canto suo, dichiara di preferire l'immagine originale.

BITONCI. "Il festival Babele, organizzato dal Comune di Padova con la collaborazione di Vittorio Sgarbi, prevede, fra gli altri, dei dibattiti sul rapporto fra Cristianesimo e Islam - dichiara il primo cittadino - numerosi autori, alcuni di origine musulmana, chiariranno le loro posizioni, dimostrando quanto l'integrazione fra mondi così diversi sia assai complicata e, forse, addirittura impossibile. La foto scelta per una locandina pubblicitaria mi piace molto, perché esprime la necessità urgente di chiarire i termini di un confronto che non è solo religioso, ma anche culturale, sociale ed economico. Essa stessa ha già aperto una discussione interessante, ad alcune settimane dall'inizio degli incontri. La preferisco nella sua versione originale, perché deve anzitutto introdurre un dibattito e non esaurirlo. Mi rallegra anche il grande interesse che ha suscitato, contribuendo a dare ulteriore visibilità alla rassegna, il cui nome, Babele, si dimostra proprio azzeccato".

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