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Cronaca Bovolenta

Ricerche frenetiche dei vigili del fuoco nel fondale del Bacchiglione

Fin dalle prime luci dell'alba del 28 febbraio i sommozzatori nella frazione di Ca' Molin a Bovolenta hanno ripreso le ricerche del furgone di Alberto Pittarello che si sarebbe inabissato nel pomeriggio di ieri

Alberto Pittarello ieri mattina 27 febbraio è andato a casa della mamma di Sara a bordo di un furgone Nissan che usava per il suo lavoro di caldaista. Ed è proprio questo mezzo di trasporto che i vigili del fuoco con più mezzi e uomini stanno cercando nel fondale del Bacchiglione all'altezza della frazione di Ca'Molin. Al momento le ricerche non hanno dato alcun esito. Dopo essere state interrotte ieri sera alle 23 sono riprese già nella giornata odierna, 28 febbraio fin dalle prime luci dell'alba. Due le ipotesi che restano in piedi. La più accreditata è che, alla luce della tragedia commessa, Alberto Pittarello abbia scelto la strada più drastica, buttarsi con il furgone in acqua e farla finita. E' naturale, tuttavia, che fino a quando non verrà recuperato il furgone, resta aperta anche l'ipotesi che l'uomo abbia depistato le indagini gettando il mezzo nel Bacchiglione per poi fuggire a piedi. Saranno i sommozzatori a stretto giro a risolvere questo dubbio che da ieri sera aleggia attorno all'ennesimo femminicidio. 

Sara Buratin e Alberto Pittarello-3

Una coppia normalissima

Chi ha conosciuto Sara e Alberto li descrive come due persone normalissime che conducevano una vita all'apparenza regolare e senza problemi. Certo qualche litigio non è mai mancato, ma nulla che facesse ipotizzare un epilogo così drammatico. A riprova che tra i due non si fosse mai superato la soglia del rispetto reciproco, non risultano denunce per maltrattamenti. Alberto oltre al lavoro, la famiglia e gli amici, aveva la passione del calcio a 5 dove tra l'altro ha riscosso risultati importanti con la maglia del Cartura. A fronte di una lunga convivenza, la gioia di avere una splendida figlia, uno stipendio sicuro a fine mese e tante passioni, oggi, a giochi fatti, stride l'epilogo così funesto. Senza un perchè. Non è dato sapere se Sara si fosse presa un periodo di riflessione trasferendosi dalla mamma, oppure la rottura fosse ormai netta. Sta di fatto che questo passaggio inaspettato, dopo anni di amore e di complicità, è stato vissuto come un affronto troppo forte da superare per Alberto. In paese si piange, si fatica a pensare al domani. Gli occhi sono tutti puntati sulla adolescente nata dall'amore di Sara e Alberto, che adesso dovrà crescere in fretta e provare a sopportare un macigno che in un pomeriggio di fine febbraio l'ha schiacciata senza preavviso. 

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