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Cronaca Bovolenta

Conosciuta da tutti in paese: dopo il lavoro andava a trovare la mamma ogni giorno

Le indagini dei carabinieri sono in pieno svolgimento. Gli investigatori contano di parlare il prima possibile con il suo compagno Alberto Pittarello, parente alla lontana del sindaco del paese, per chiarire la sua posizione

Sara Buratin era solita con la sua auto rossa andare a pranzo tutti i giorni dalla mamma in viale Europa a Bovolenta. Era un'infermiera in uno studio dentistico. Sua sorella lavora invece in ospedale a Padova. In paese a Bovolenta tutti la conoscevano. Non ci sono riscontri di litigi con il compagno Alberto Pittarello, figlio del cugino del padre del sindaco Anna Pittarello. A rinvenire il cadavere della quarantunenne è stata sua mamma che non appena si è trovata davanti il corpo esamine della figlia ha accusato un malore ed è stata prontamente presa in cura dai sanitari del Suem 118. 

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Più coltellate

Dai primi riscontri recuperati dagli investigatori dell'Arma e dal medico legale che ha effettuato il sopralluogo la vittima sarebbe stata attinta da più coltellate al culmine di una furibonda lite. Nessuno nei paraggi ha udito urla. Non vi è un colpevole al momento. E' naturale che i carabinieri vogliano quanto prima parlare con il compagno, Alberto Pittarello, ma per ovvi motivi non viene esclusa alcuna ipotesi. Su un dettaglio non ci sarebbero dubbi. Sara ha aperto la porta al suo carnefice, è stata fin da subito esclusa la morte a seguito di una violenta rapina. Fino alla tarda serata odierna, 27 febbraio nella casa della mamma della vittima sono andati avanti i rilievi per cercare di raccogliere più elementi possibili sull'accaduto. Il fascicolo d'indagine è curato dal pubblico ministero Sergio Dini. 

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