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Cronaca

Bullismo collegato a problemi fisici Per i ricercatori vittime più esposte

Uno studio dell'università di Padova dimostra che bambini e ragazzi oggetto di atti persecutori hanno un rischio doppio di soffrire di sintomi come emicrania, mal di schiena, dolori addominali e problemi della pelle

"I bambini che sono bersaglio di aggressioni fisiche, verbali o relazionali da parte dei compagni di scuola hanno un rischio doppio rispetto ai coetanei non vittimizzati di soffrire di sintomi a carico della sfera somatica, quali emicrania, mal di schiena, dolori addominali, problemi della pelle, ma anche problemi del sonno, stanchezza persistente, inappetenza, enuresi. Questa relazione è riscontrabile anche a distanza di tempo dagli episodi di violenza subiti". È quanto emerso da un recente studio statistico pubblicato sulla rivista Pediatrics da Gianluca Gini e Tiziana Pozzoli del Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'università degli studi di Padova. La ricerca ha dimostrato il collegamento fra bullismo e problemi salute riscontrabili fra le vittime.

LO STUDIO.  "Abbiamo condotto - dice Gini - una meta-analisi, cioè un esame statistico che permette di combinare i dati raccolti da più studi condotti su uno stesso argomento, su 30 ricerche sul bullismo che hanno coinvolto in totale di circa 220.000 studenti dai 7 ai 18 anni. L'obiettivo era quantificare l'associazione tra il coinvolgimento di questi atti e l'insorgenza di problemi di salute nella popolazione in età scolare". "Sappiamo da tempo - continua - che gli studenti più frequentemente coinvolti nel fenomeno hanno un rischio maggiore, rispetto ai coetanei non coinvolti, di presentare problemi psicologici quali ansia, bassa autostima, depressione, idee suicide e difficoltà scolastiche, che possono portare a scarso successo e abbandono scolastico". "Questa nuovo studio amplia i risultati di un lavoro precedente del 2009". Oltre a comprendere meglio i meccanismi sottostanti questa relazione e gli altri fattori psicosociali che la possono influenzare, la frontiera della nuova ricerca è quella di verificare se gli stessi problemi di salute si riscontrano con la medesima gravità nei casi di cyberbullismo, ovvero la violenza perpetrata per mezzo dei telefoni cellulari e Internet.

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