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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Bus sostitutivi al tram, negli orari di punta: disagi per gli utenti e per i conducenti

In Guizza e Arcella, soprattutto al mattino, molti utenti sono costretti ad aspettare la corsa dopo o a viaggiare stipati. L'azienda rassicura ma c'è malumore tra i lavoratori

Da una settimana circa, negli orari di punta, si vedono bus sostitutivi a corse del tram. In Guizza e Arcella soprattutto al mattino, molti utenti sono costretti ad aspettare la corsa dopo o a viaggiare stipati. Questo è accaduto in seguito all’incidente avvenuto in piazzale Cuoco, che ha costretto ai box un terzo mezzo, oltre ai due che per prassi settimanalmente vengono manutenuti. Sembrerebbe poi, ma dall’azienda smentiscono, che per un altro problema, un guasto, un quarto sia stato fermato. Così si sono creati questi disagi , sia per gli utenti che per i lavoratori, che sono poi quelli presi di mira quando ci sono dei problemi. Un problema che assicurano dall'azienda, si risolverà con l'inizio della prossima settimana. E’ BusItalia che gestisce il servizio di mobilità pubblia di Padova e provincia. Conta circa 900 dipendenti che si occupano del trasporto cittadino ed extraurbano.

Gli autoferrotranvieri 

Stefano Pieretti ADL Cobas coordinatore provinciale autoferrotranvieri, ne rappresenta molti, di questi. “Evidentemente il disservizio creato da questi due tram, più uno, che non sono in servizio, comporta la necessità di fare uscire gli autobus che non hanno la stessa capienza e questo crea tensioni tra le persone e gli autisti, ma non è loro responsabilità. Bisogna con BusItalia definire bene i rapporti, essere in grado di pretendere che il servizio sia reso in un certo modo. Il servizio pubblico non dovrebbe essere per forza una fonte di guadagno, ma ovvio che per un’azienda privata è diverso il ragionamento”.

ADL cobas

Cosa è cambato con l'arrivo di BusItalia, chiediamo a Stefano Pieretti: “BusItalia - risponde il sindacalista - con Bitonci ha rilevato il 55% delle quote di Aps. BusItalia è quindi proprietaria di Aps mobilità, che è diventata BusItalia Veneto. Il comune ha il 45%, ma non ha capacità decisionale. Quindi il comune, avendo ricevuto i soldi per aver ceduto Aps, adesso l’unica cosa che può fare è chiedere il rispetto del contratto di servizio. Diciamo che in pratica  non ci sono gli strumenti per esercitare un controllo preciso sulle corse: che siano fatte come devono, che gli orari siano rispettati, ecc… Non c’è una struttura di controllo in comune. Credo sia uno dei progetti che Lorenzoni ha, ma non so come potrà metterlo in atto”.

90 conducono anche il tram

I lavoratori che conducono anche il tram sono una novantina. Loro cosa dicono, che cosa li preoccupa: “Da quando è arrivata BusItalia, i turni di lavoro sono peggiorati. L’azienda applica una turnazione diversa da come era in precedenza. Il premio di risultato, accordo tra l’azienda con CGIL CISL e UIL, prevede che chi sta a casa malato per 28 giorni, non abbia diritto al premio. Almeno 30, 40 persone non lo hanno quindi ricevuto. Teniamo presente che si tratta di persone che lavorano all’aperto e sempre a stretto contatto con il pubblico, quindi più facile possano venire contagiate o che si ammalino”.  

La CGIL

Contattato anche Barutta della CGIL, chiediamo anche a lui una opinione su condizioni dei lavoratori e sui rapporti con l’azienda. “È sempre stato così, è il mondo degli autoferrotranvieri. Non è una vita facile. L’orario di lavoro medio oggi è di 39 ore, con Aps raramente si arrivava a 36. Prima era meglio per via di rapporti consolidati, questo è un percorso tutto nuovo”. La problematica dei turni è difficile da risolvere: “ Sono spezzati all’interno di una fascia di otto ore e mezza. La cosa migliore sarebbe quella di avere i turni continuati, il tram ha i turni continuati per natura. Ma bisogna anche sapere che molto dipende dai flussi di traffico, dalle effettive richieste che il servizio comporta. Da noi non c’è un traffico continuo ma punte concentrate in determinati momenti” Cosa ne pensa, ad esempio, del tram? Siete d’accordo con una nuova linea? “Sono certo che la nuova linea di tram risolverà molti problemi sia per l’utenza che per i lavoratori, perché porterà una grande stabilizzazione degli orari e dei turni per tantissimi lavoratori. Anche il servizio pubblico deve stare al passo con i cambiamenti”.

I premi

Sulla questione premi, qual è la vostra opinione? “I premi sono legati a dei parametri. Gli accordi si fanno in due. Il premio non è un elemento scontato, obbligato. Sono sempre valori complicati da valutare, questo va detto. Si parla di prestazioni date da persone, comunque. Comunque la parte di premi non andata a una quarantina di lavoratori sarà redistribuita tra gli altri”. Facciamo notare che questo però, potrebbe dividere i lavoratori. Barutta risponde così: “L’azienda voleva imporre i 15 giorni, come limite. Fu una discussione molto serrata. Siamo riusciti ad arrivare a 28. Come ripeto, gli accordi si fanno in due”.

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