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Cronaca

Tram deragliato e bus in fumo: i due conducenti rischiano il posto. BusItalia? "Non siamo tenuti a spiegare"

L'amministratore delegato Viola non vuole commentare, l'azienda intanto ha aperto un serio provvedimento contro i due lavoratori che rischiano il licenziamento

In due rischiano il posto di lavoro. Sono due dipendenti di BusItalia, i due conducenti in servizio sul bus che è andato in fumo a Cadoneghe e quello al posto di guida del tram che è deragliato il 28 aprile. Sono stati presi seri provvedimenti e rischiano decisamente di venire licenziati. 

Il tram

"Il conducente del tram - spiega il sindacalista Vittorio Rosa, del Sindacato Lavoro Società - è un lavoratore con tanta esperienza e corse sul mezzo blu. Ha sempre affermato, continua a farlo anche adesso, che non fosse assolutamente responsabilità sua, il deragliamento. Il lavoratore non ha mai cambiato idea su come è andata quel giorno. Una mancanza di tipo tecnica, non un suo errore. Anzi, il lavoratore lo spiega bene, ha fatto tutto quello che il manuale di guida del tram e le regole aziendali impongono". Avete avuto modo di analizzare le carte? "Abbiamo appena ricevuto gli atti dell'inchiesta, li stiamo ancora studiando. Comunque non si avvia una procedura di questo tipo verso un lavoratore che ha sempre compiuto il suo dovere". 

Il Bus in fumo

L'altro caso è quello che coinvolge il conducente del bus che, all'altezza di Cadoneghe, ha cominciato a riempirsi di fumo. La cosa che ha certamente dato più fastidio a BusItalia è stata la diffusione del video, il fatto che sia finito su molte testate, compresa la nostra che è stata la prima a pubblicarlo. "Si vede bene - prosegue Rosa - proprio dal video, l'autobus vuoto senza nessun passeggero. A quel punto anche l'autista è sceso e si è messo in sicurezza". Cosa gli contesta l'azienda? "Lui doveva schiacciare un pulsante, secondo loro. Ma sopra ci sono delle bombole di metano, chiunque sarebbe sceso.  L'autobus e la manutenzione non sono di sua competenza". Certo, però l'azienda che il video sia finito sui media non l'ha gradito affatto: "Il video lo ha mandato a un sindacalista e da lì ha cominciato a girare. Come è arrivato a voi di Padova Oggi è arrivato anche ad altri. La colpa non può essere il video che ha girato, siamo seri. E la domanda che dovrebbe porsi l'azienda dovrebbe essere perchè l'autobus andava a fuoco". 

BusItalia

L'amministratore delegato Viola, come sempre poco disponibile ogni qualvolta gli si chieda un chiarimento, ha risposto che "l'azienda non è tenuta a dare spiegazioni". 

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