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Cronaca

BusItalia, ricorso al Tar per il bando del trasporto pubblico

Gara da oltre 350 milioni di euro, tra i punti chiave la gestione del tram

Ricorso al Tar. A causa (anche) del tram: BusItalia Veneto ha deciso di costituirsi dinanzi al Tribunale Amministrativo di Venezia contro la Provincia di Padova, la Regione nonché il Comune di Padova, che ne detiene il 45% della proprietà.

LE RAGIONI DEL RICORSO

Motivo del contendere: la regolarità del bando per il trasporto pubblico. A partire dalle condizioni di accesso alla gara: BusItalia, infatti, sottolinea (tramite lo studio legale Domenichelli, che si occupa del ricorso) che nel dispositivo non è previsto che le aziende partecipanti debbano provare la loro capacità tecnico-organizzativa a gestire una linea di tram. Nel bando, inoltre, non viene chiesto ai concorrenti quali parti del servizio vogliano svolgere attraverso associazioni temporanee d'impresa.

LE CIFRE

Le alte cariche di BusItalia sottolineano che si tratta di una sorta di ricorso collaborativo, in quanto porterà a chiarire alcuni criteri che rischiavano di prestare il fianco ad altri ricorsi post-assegnazione. Il bando ed il capitolato prevedono la gestione per nove anni (più due) di 22 milioni di chilometri di linee con un compenso di 39 milioni e 287 mila euro all'anno, vale a dire un business che va dai 350 ai 430 milioni di euro.

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