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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Correzzola

Caccia, domenica stagione al via Controlli e denunce per irregolarità

La polizia provinciale ha eseguito, e continuerà nei prossimi giorni, sopralluoghi serrati per stanare chi ha già anticipato il periodo venatorio, compiendo una serie di reati immediatamente denunciati in Procura

La stagione venatoria riparte. Primo giorno del calendario 2013-2014 domenica 15 settembre. I cacciatori hanno già le canne dei fucili pronte e lucidate e hanno rispolverato la mimetica, ma c'è qualcuno, dal "grilletto facile" e impaziente, che in questi giorni ha già anticipato la caccia illecita ai volatili, compiendo una serie di reati immediatamente denunciati in Procura da parte della polizia provinciale impegnata in controlli mirati.

DENUNCIATO PER UCCELLAGIONE. Qualche giorno fa, nell’Alta Padovana, gli agenti della polizia provinciale hanno sequestrato un fucile con silenziatore, un richiamo acustico e alcune reti ad un residente che stava praticando, fra l’altro, un’altra attività di caccia vietata dalla legge conosciuta con il termine di uccellagione. L’elenco di reati per il quale il sessantenne è stato denunciato alla Procura della Repubblica è lunga quasi una pagina.

CACCIA COL SILENZIATORE. A Santa Giustina in Colle, nel Camposampierese, un agente della polizia provinciale insospettito per il suono di un richiamo elettroacustico si è appostato finché non ha potuto udire anche il suono inconfondibile di un colpo di fucile munito di silenziatore (la detenzione di un silenziatore è punita con una sanzione penale che può andare da uno a otto anni di reclusione e il suo uso con una condanna da tre a dodici anni di reclusione) e a quel punto, non avendo più dubbi, ha chiesto rinforzi a Padova per identificare il cacciatore abusivo. L’uomo, probabilmente avvisato da qualcuno, ha immediatamente spento il richiamo elettroacustico e, percorrendo una capezzagna piuttosto nascosta, è riuscito a tornare a casa eludendo i controlli degli agenti che, arrivati sul luogo da dove provenivano gli spari, hanno fatto comunque in tempo a recuperare un esemplare di pispolone appena ucciso, la cui caccia è vietata per legge. Nonostante la fuga precipitosa, il cacciatore di frodo non è rimasto impunito: gli operatori della polizia provinciale lo hanno convinto a consegnare il richiamo elettroacustico e il fucile con il silenziatore, nonché le reti utilizzate per l’attività di uccellagione.

CATTURE PER RICHIAMI. Nei giorni scorsi, a Correzzola, alcuni soggetti, ancora in corso d’identificazione, stavano catturando esemplari di cardellino da vendere ai cacciatori per essere utilizzati come richiamo. Purtroppo, per due esemplari di cardellino, rinvenuti coricati sul fondo di una gabbia, non c’è stato nulla da fare, nonostante il prodigarsi degli operatori, poiché lasciati per troppo tempo privi di acqua. Nell’occasione, si è scoperto che questa attività, messa in atto da personaggi privi di scrupoli e che operano in spregio di tutte le norme, è piuttosto lucrosa e pare far capo non a singole persone ma a una vera e propria organizzazione dedita all’indebito e ignobile reperimento di esemplari di fringilidi a fini di richiamo.

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