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Cronaca Cadoneghe

Un malore l'ha stroncato a due passi dalla vetta dell'Everest

La vittima viveva a Cadoneghe con la moglie e due figli. Si chiamava Victor Brinza e aveva 45 anni. Da un mese i familiari attendono il rimpatrio della salma. Una procedura resa difficoltosa dai costi

Voleva coronare il suo ultimo sogno di alpinista: scalare l'Everest. Un uomo originario della Moldavia, ma in Italia da un ventennio, Victor Brinza di 45 anni è morto lo scorso 17 maggio a pochi metri dal traguardo. A tradirlo un malore provocato con tutta probabilità dall'alta quota. Si è sentito male ad un'altitudine di 8.300 metri, quando il traguardo era fissato poco distante ai mitici 8.848 di cima Everest. La notizia della sua morte ha sconvolto la comunità di Cadoneghe dove l'uomo viveva con la moglie e due figli. A distanza di ormai un mese le spoglie di Victor non sono ancora giunte in Italia. A bloccare la pratica una cifra importante che la famiglia dovrà versare. Stiamo parlando di quasi 40mila euro.

Il ricordo

La moglie Viorica di 41 anni oggi ha detto: «E' morto facendo ciò che più di tutto amava, scalare le cime più alte del mondo. Ci ha lasciato un grande vuoto. Ora l'unica cosa che chiediamo è potergli donare una degna sepoltura. Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando per raggiungere la cifra che dal Nepal ci hanno richiesto. Mio marito era un onesto antennista, alla famiglia non ha mai fatto mancare nulla. A Cadoneghe dove ci siamo stabiliti abbiamo trovato la nostra isola felice. Dal sindaco Marco Schiesaro, alla comunità moldava e a tutti coloro che virtualmente ci hanno stretto in un grande abbraccio dico con il cuore grazie per non averci lasciati soli».

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