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Caso autovelox: «Accesso agli atti negato dal Comune di Cadoneghe»

Antonio Tognoni dello sportello Centro Consumatori italia, il 22 agosto, è stato convocato dal sindaco Marco Schiesaro per dipanare il caso dei multati dicendosi assolutamente disponibile a fornire tutto il materiale e la documentazione di cui c'era bisogno, poi ha cambiato idea. Intanto sul caso indaga anche la Procura

Antonio Tognoni, dello sportello Centro Consumatori italia, il 22 agosto, è stato convocato dallo stesso primo cittadino di Cadoneghe, il sindaco Marco Schiesaro per dipanare il caso dei multati di Cadoneghe. Tognoni quel giorno ha chiesto l'accesso agli atti per capire come si è arrivati a questa situazione, quella che vede circa 20mila emesse a carico di cittadini su un tratto di strada dove non era stata segnalata la presenza del nuovo dispositivo. Il primo cittadino quel giorno si è detto assolutamente disponibile a fornire a Tognoni tutto il materiale e la documentazione di cui aveva bisogno per capire se ci fossero state irregolarità di qualche tipo. «Invece non è andata così, e non capisco come mai visto che è stato lui a rivolgersi a noi. Voleva che un'associazione esperta sull'argomento, noi lo siamo visti i nostri precedenti in cui ci siamo occupati di questioni simili, come ad esempio in provincia di Belluno, verificasse se ci fossero irregolarità. Ci aveva dato la sua disponibilità, invece a distanza di settimane sempre che il sindaco abbia cambiato idea. Infatti non abbiamo ricevuto ciò che abbiamo richiesto. Noi abbiamo chiesto la documentazione per poter fare un accertamento neutrale. Ma hanno cambiato idea. La documentazione me la sono dovuta procurare da solo. A questo punto stante la situazione visto che i 60 giorni per fare ricorso stanno per scadere, dovevamo decidere cosa fare. Così abbiamo fatto un ricorso preventivo. Abbiamo chiesto di intervenire al Procuratore della Repubblica e al Prefetto». Il procuratore ha risposto che ci sono delle indagini in corso e che valuterà la questione. «Siamo delusi dall'amministrazione, questo va sottolineato». Infine una supposizione, ci tiene a sottolinearlo che è una ipotesi, quella che spiega Tognoni. «Per inviare le multe ci vuole qualcuno che le valida e la fa partire. Un numero così esiguo di agenti come quelli di Cadoneghe non possono aver fatto da soli tutto», sottintendendo che probabilmente potrebbe averlo fatto una società alla quale si appoggia il Comune per questo tipo di vertenze. 

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