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Cronaca

Acciaierie Venete, parlano i colleghi dei feriti: "Marian e Sergio sono in fin di vita"

"Male sta anche Davide che è all’ospedale di Verona. Simone è a casa ma anche lui non sta bene”, spiega Loris Scarpa della Fiom. Con lui alcuni colleghi delle vittime dell'incidente

Con Loris Scarpa della Fiom ci troviamo fuori dalle Acciaierie Venete, in Riviera Francia. La prima cosa che chiediamo sono le condizioni di salute degli operai coinvolti nell'incidente di domenica.

Condizioni gravi

Come stanno, come sono le loro le condizioni di salute? “Due, Marian e Sergio, sono in fin di vita all’ospedale di Cesena e in quello di Padova. Siamo fortemente preoccupati per come possono uscire da questa vicenda. Male sta anche Davide che è all’ospedale di Verona. Simone è a casa ma anche lui non sta bene”.

La cassa integrazione

Ora c’è pure il rischio della beffa della cassa integrazione per i lavoratori, questo propone l’azienda dopo che le indagini che sono scattate hanno sottoposto l’impianto al sequestro: “Abbiamo già fatto sapere all’azienda che di cassa integrazione non se ne parla proprio. Pensare che dopo quello che è successo il costo di quanto accaduto ricada sulla collettività e sui lavoratori stessi non è accettabile. Noi siamo convinti che la retribuzione debba arrivare dall’azienda stessa”.

Lo sciopero

Intanto venerdì 18 i lavoratori degli impianti siderurgici in regione si fermeranno per una giornata di sciopero generale. Le adesioni crescono di ora in ora, al centro la questione sicurezza.

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