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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I carabinieri tra i banchi di scuola, per insegnare ai giovani fiducia e responsabilità

Gli uomini dell'Arma partecipano a una serie di incontri negli istituti per infondere negli alunni la "Cultura della legalità" ed evitare il proliferare delle bande giovanili

Fiducia e responsabilità. Sono le parole d'ordine alla base del ciclo di incontri per diffondere la “Cultura della legalità” che vedranno i carabinieri del comando provinciale tra i banchi di scuola.

Gli obiettivi

I militari dell'Arma aderiscono al programma ministeriale che per il nuovo anno scolastico prevede la presenza in classe dei carabinieri per una serie di incontri nelle scuole del territorio. Due gli obiettivi principali, messi a punto nell'ottica della prevenzione: da un lato si vuole creare un clima di confidenza tra i giovani e le forze dell'ordine, dall'altro li si vuole responsabilizzare, perché siano in grado di rendersi conto del peso delle proprie azioni. Se infatti è importante che i ragazzi imparino a fidarsi delle istituzioni e a rivolgersi loro in caso di bisogno, dall'altro devono essere preparati ad assumersi le responsabilità delle proprie scelte, capendo che quelle che possono sembrare ragazzate possono in realtà avere anche pesanti riscontri penali.

I precedenti

A tal proposito gli incontri saranno specificamente concentrati sul tema della gang giovanili: anche se nel Padovano non sono frequenti come in altre zone, negli ultimi due anni si sono verificati diversi episodi preoccupanti. L'ultimo risale al 17 settembre, quando in Prato della Valle due gruppi di adolescenti, sia italiani che stranieri, si sono scontrati lasciando a terra sanguinante un 17enne che già due anni prima era stato al centro di una violenta rissa. A Pasquetta un furente litigio tra giovani stranieri in via Carducci ha portato alla denuncia di cinque nordafricani residenti in città, che nello scontro avevano ferito a coltellate i rivali. Il 20 settembre un 20enne ha terrorizzato l'Arcella, uscendo sul balcone armato di un grosso fucile da softair che i passanti hanno scambiato per vero. Il giovane ha sparato in strada, fortunatamente senza colpire nessuno, senza porsi il problema di avere tra le mani un'arma, anche se finta. Imparare a comunicare dunque, tenendo presente che ogni azione ha delle conseguenze e che all'occorrenza le forze dell'ordine sono a disposizione di tutti i cittadini. Questo cercheranno di insagnare i carabinieri a scuola, per diffondere la “Cultura della legalità”.

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