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Cronaca

Trovato in carcere a Padova cellulare in uso a più detenuti, recluso picchia due agenti

La denuncia è del Sindacato di polizia penitenziaria. Sul ritrovamento dell'ennesimo telefono cellulare, Capece: "Cosa si aspetta a schermare il carcere per renderli inutilizzabili?"

Ennesimo ritrovamento di un telefono cellulare, in una stanza del carcere di Padova, in uso a più detenuti. A denunciare il rinvenimento, avvenuto giovedì, il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), che riferisce inoltre come, venerdì, "un detenuto nordafricano, che aveva picchiato un agente della casa circondariale patavina, dopo avere avuto la notifica di una denuncia per questo ignobile fatto, ha aggredito due assistenti capo della polizia penitenziaria".

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"SCHERMARE IL CARCERE". Il Sappe esprime solidarietà ai colleghi coinvolti nell'aggressione e augura loro una veloce ripresa e ritorno in servizio. "Cosa si aspetta a schermare il carcere per rendere i telefonini inutilizzabili? - Donato Capece, segretario generale del Sappe, torna a sottolineare le criticità delle carceri italiane - Nei 200 penitenziari del Paese l’affollamento nelle celle resta significativamente alto rispetto ai posti letto reali, quelli davvero disponibili, non quelli che teoricamente si potrebbero rendere disponibili. Un problema è la mancanza di lavoro, che fa stare nell’apatia i detenuti. Ma va evidenziato anche che l’organico di polizia penitenziaria è sotto di 7mila unità e che il carcere non può continuare con l’esclusiva concezione custodiale che lo ha caratterizzato fino ad oggi. E fatelo dire a noi che stiamo tra i detenuti, in prima linea, 24 ore al giorno”.

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