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Cronaca

Carla Rigato ospite a Venezia per la Biennale d’Arte e la bipersonale “Allotropi”

Per l'artista padovana Carla Rigato il 2017 è un anno ricco di soddisfazioni e traguardi. Il prossimo appuntamento sarà a Venezia sabato 13 maggio ore 18 per l'inaugurazione del Padiglione Tibet evento parallelo 57. Mostra Internazionale d'Arte

Dalla Triennale di Roma al Vittoriano lo scorso marzo a Venezia per la Biennale al padiglione Tibet e la doppia personale “Allotropi” alla Galleria L’Oleandro Rosa. E poi, tra qualche settimana, la Biennale di Scultura a Piazzola sul Brenta (Padova).

ARTE. Per l’artista padovana Carla Rigato il 2017 è già un anno ricco di soddisfazioni e importanti traguardi. Il prossimo appuntamento sarà a Venezia sabato 13 maggio ore 18.00 per l’inaugurazione del Padiglione Tibet evento parallelo 57. Mostra Internazionale d’Arte “la Biennale di Venezia” che quest'anno si terrà nel prestigioso Palazzo Zenobio (Fondamenta del Soccorso 2596). Padiglione Tibet, ideato e curato da Ruggero Maggi,  è ormai un appuntamento consolidato per Venezia che anche questa estate sarà invasa pacificamente da immagini, colori, atmosfere e suoni del Tibet, accomunando le molteplici “anime” di queste progetto: artistica, spirituale, culturale.

L'OPERA. Gli artisti invitati per questa edizione sono stati chiamati a reinterpretare le bandiere di preghiera “Lung-Ta” (letteralmente cavalli di vento), veri simboli che enfatizzano e racchiudono in sé la spiritualità tibetana ed il desiderio innato di questo popolo di abbracciare l'intera razza umana in una grande preghiera collettiva. L’opera realizzata a quattro mani da Carla Rigato e Giampietro Cudin è “FiloPreghiera Libertà, Pace & Gioia” una delicata struttura filiforme su cui ondeggiano delicate bandierine portatrici di poetici messaggi silenti che attendono di essere osservate ed ascoltate. Carla Rigato intreccia “libertà” con spessi fili di lana rossi e verdi, un simbolo caro alla poetica dell’artista che richiama il concetto di “parola” qui cucita insieme a piccoli frammenti di specchio su cui riflettere e riflettersi.

DOPPIA PERSONALE. A Venezia sabato 13 maggio ore 20.00 a cittadellarte Galleria L’Oleandro Rosa (San Marco 1958, Calle de la Fenice) inaugura anche la doppia personale Allotropi a cura di Adolfina de Stefani con la presentazione critica di Barbara Codogno. “Pur nella differenza semantica di espressione e di segno – spiega Barbara Codogno - si scorge, nelle opere di Carla Rigato e di Giorgio Trinciarelli una potenza espressiva che rimanda ai primordi energetici della creazione del mondo. Agli Allotropi, dal greco Allos ( altro ) e Tropos ( modo ), i primi atomi rintracciati agli albori della vita e formati dallo stesso elemento chimico. Così come in linguistica, gli allotropi vengono detti etimologici, perché riferiti a vocaboli di significato diverso o affine, che risalgono per vie differenti alla stessa forma originaria.

LA TECNICA. Carla Rigato con peculiarità femminile, rintraccia l’origine. Il cominciamento del mondo appare grazie all’esplosione vitale degli elementi naturali. Mediante la potenza del colore intravediamo forme energetiche e figure in embrione uscire dalla placenta dell’incerto, eppur potente amalgama. La vita è in nuce. L’ “astrattismo” dell’autrice ci dirige verso un figurativo appena percepito, astratto. Percepiamo chiaramente come dall’energia cosmica si faccia strada la vita. Rigato dipinge il momento decisivo: gli elementi, le particelle elementari, tutte le forze naturali si stanno concretamente avviluppando. Per dare origine al mondo.” 

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