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Cronaca

Cécile Kyenge in visita a Padova: «L’integrazione può essere più facile di quanto si pensi»

L'europarlamentare Cécile Kyenge è stata in visita lunedì a Padova

«È stato un piacere visitare l’Associazione Amici Dei Popoli Padova, presso il Centro Famiglie della città, parlare con le donne presenti dei corsi di italiano e conoscere i tanti progetti di questa virtuosa realtà. Svolgono un lavoro davvero straordinario, come il percorso di formazione alla mondialità, un corso preparatorio per aspiranti volontari in partenza per esperienze di conoscenza in gruppo nei paesi in via di sviluppo, e principalmente in Ruanda, Congo, Togo, Uruguay, Argentina, Albania, Perù e Italia».

Cécile Kyenge

Lo ha detto l'europarlamentare Cécile Kyenge in visita lunedì a Padova che ha poi spiegato: «Sono tante le attività che apprezzo e sostengo di  questa associazione: dal 1996, per esempio, Amici dei Popoli Padova è impegnata in numerosi percorsi educativi in ambito scolastico, in tutto il territorio della Regione Veneto sull'educazione alla pace, l'intercultura, la mondialità, i diritti umani, l'educazione alla cittadinanza globale, l'economia responsabile, le migrazioni, la gestione non violenta dei conflitti. Nel 2000, inoltre, sono iniziate le attività di facilitazione linguistica dedicate ai minori di origine straniera presso i Comuni di Arzergrande e San Giorgio delle Pertiche. E dal 2003 il progetto si è poi ampliato alle Scuole Primarie e Secondarie di Padova. La loro attività, bellissima e intensa, prosegue ancora con l’inserimento di laboratori creativi per i minori stranieri e di iniziative guidate per la conoscenza del territorio, per favorire il loro inserimento nel contesto socio-culturale della realtà padovana. Dal 2006 al 2012 sono stati attivati gemellaggi fra scuole padovane e centri educativi di diversi paesi partner, come l’orfanotrofio di Nyanza in Rwanda, lâ’Hogar Obispo Colombres di S. Miguel de Tucumàn in Argentina, la scuola di Ishull Lehze in Albania. Dal 2011 Amici dei Popoli Padova partecipa all'accoglienza delle persone in Italia promuovendo corsi di conoscenza della lingua e della cultura italiana e percorsi di promozione delle donne straniere attraverso l’Insegnamento della lingua, laboratori e conoscenza del territorio».

Storie

Kyenge ha poi visitato il Peace 'n' Spice. «È il quarto ristorante che Alì e i suoi soci hanno inaugurato e portano avanti con successo, a partire dal primo aperto a Venezia nel 2011. La sua è una storia bellissima, che voglio raccontarvi", ha detto Kyenge. "Dall’Afghanistan all’Italia, arrivato come immigrato e ora affermato imprenditore nella ristorazione. Non parliamo di una favola, ma di un percorso lungo in cui lo spirito di gruppo e condivisione si sono rivelati l’arma vincente. La filosofia dei ristoranti di Alì e soci è quella di raccogliere storie e culture di chi, come loro, ha percorso strade impervie per raggiungere l’Italia, lasciando la propria terra. Il loro staff di cucina è per lo più composto da rifugiati, selezionati proprio in stile «Masterchef». È così che nei loro piatti unici si possono incontrare Siria, Libia, Pakistan, Turchia, Afghanistan, in un incontro di sapori che non lascia spazio a conflitti culturali. E si narra che più di qualche cliente, arrivando al locale convinto di trovare la vecchia gestione, se ne sia uscito a pancia piena, soddisfatto. Perché in fondo l’integrazione, molto spesso, è più facile di quanto si pensi».

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