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Cronaca

Celebrazioni della Grande Guerra, a Villa Contarini la chiusura del progetto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Sarà presente anche il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Erika Stefani, insieme agli assessori all’istruzione, Elena Donazzan e alla cultura, Cristiano Corazzari, sabato prossimo, 20 ottobre, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, alla chiusura delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra promosse dalla Regione del Veneto.

Il progetto

Un evento conclusivo, a ingresso libero, con un programma (vedi allegato) ricco di iniziative musicali, teatrali, cinematografiche, espositive e didattiche, di conferenze e rievocazioni storiche, al quale sono invitati scuole, studenti e cittadini. «In questi anni – sottolinea Corazzari – la Regione ha realizzato un articolato piano di iniziative di valorizzazione delle testimonianze che documentano il conflitto, puntando essenzialmente alla conservazione, al recupero, alla fruizione e alla comprensione di tale patrimonio fatto di siti, memorie, monumenti e musei. Abbiamo voluto far emergere la valenza storica, identitaria e simbolica di questa eredità, per contribuire attraverso il ricordo a diffondere un messaggio di fratellanza e concordia tra i popoli, che non si esaurisca con la fine di queste celebrazioni». «Il nostro obbiettivo – aggiunge Donazzan – è stato quello di far conoscere le storie di luoghi e di uomini che nel Veneto sono stati protagonisti durante il conflitto, ottenendo una grande partecipazione e un forte coinvolgimento di scuole, associazioni e cittadini. Altri soggetti istituzionali e numerosi Enti locali ci hanno seguito in questo percorso, sommando le loro iniziative alle nostre, rendendo così un doveroso omaggio a chi ha sacrificato la propria vita per la Patria, ma anche alla nostra terra, al Veneto, che fu uno dei principali teatri di quel drammatico conflitto».

Gli interventi

Questi, in sintesi, i numeri che raccontano l’ampia attività svolta dalla Regione, suddivisa nei tre principali filoni del censimento, del recupero e della valorizzazione: censimento (complessivamente 1.300 tra luoghi, siti, monumenti, musei): realizzazione del portale www.venetograndeguerra.it che ha registrato sino ad ora oltre 50 mila accessi; mappatura e georeferenziazione di circa 1.300 luoghi; individuazione di 56 itinerari distribuiti in tutto il Veneto; un’agenda con circa mille eventi; un’applicazione e una piattaforma 3D per visita reale/virtuale del territorio;   recupero: 5 interventi di restauro di sacrari e ossari; 23 restauri di complessi monumentali dedicati alla memoria di caduti e vittime della guerra;  15 interventi su opere e infrastrutture militari; 10 recuperi e allestimenti musei;  valorizzazione, promozione turistica e attività per l’istruzione (circa 450 iniziative): 11 portali di accesso e punti informativi sulla Grande Guerra nel Massiccio del Grappa; 4 centri di informazione sulla Grande Guerra a Cortina, Rocca Pietore, Asiago, Vittorio Veneto; 8 grandi eventi pubblici; 7 iniziative di promozione all’estero in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura; 10 mostre di alto livello;  10 produzioni cinematografiche e audiovisive, tra cui i film con l’Istituto Luce “Torneranno i prati” di E. Olmi, “Fango e gloria” e “Noi eravamo” di L. Tiberi; 7 produzioni teatrali e musicali;  oltre 20 pubblicazioni scientifiche e divulgative; 10 iniziative didattiche; oltre 300 presentazioni pubbliche circa 200 manifestazioni e iniziative patrocinate;  oltre 70 progetti di valorizzazione;  4 concorsi per gli studenti del Veneto; 2 progetti in collaborazione con l’ANA, Associazione Nazionale Alpini.

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