Capannone con dormitori abusivi Centro ingrosso Cina nel mirino
Appartamenti nascosti all'interno dei locali ad uso commerciale: blitz dei vigili fa scattare i controlli del Comune, a breve esposto in Procura. Il centro è già noto per episodi di contraffazione ed evasione fiscale
Nuove grane con la giustizia per il Centro ingrosso Cina di Corso Stati Uniti a Padova. Dopo le accuse di evasione fiscale per la vendita di prodotti senza scontrini e fatture, la contestazione di vendita al dettaglio, i casi di contraffazione portati alla luce dalla trasmissione tv "Le iene", e la chiusura per 60 giorni imposta per la mancanza dell'autorizzazione della prevenzione incendi, i magazzini tornano alla ribalta delle cronache locali, questa volta per presunto abuso edilizio. Come riportano i quotidiani locali infatti, la polizia municipale patavina ha scoperto all'interno di uno dei capannoni del complesso commerciale (questa volta non il "China Ingross" che da direttamente sulla strada, ma uno stabile sul retro) degli appartamenti dove risiederebbero illegalmente alcuni negozianti e i loro familiari.
IL BLITZ E I CONTROLLI DEL COMUNE. La scoperta risale al 17 maggio, durante un sopralluogo effettuato dai vigili che hanno immediatamente allertato il settore Edilizia privata del Comune. Alla proprietà padovana del capannone è già stato notificato l'avvio di un procedimento amministrativo, come pure nei confronti dell'affittuario cinese. Gli spazi abitativi, composti da cucine, camere da letto e sale da pranzo risultano illegali in quanto realizzati in assenza di permesso di costruire e cambio di destinazione d'uso (da commerciale ad abitativa). A breve palazzo Moroni presenterà gli atti in Procura. "Inquilini" e proprietari avranno 15 giorni di tempo per avanzare le proprie osservazioni, allo scadere dei quali il Comune ha annunciato che procederà allo sgombero.
