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Prostituzione al cinema Ducale Accusa gestori di favoreggiamento

Il pubblico ministero ritiene che i due uomini di origine africana che gestivano la sala a luci rosse di via Facciolati a Padova avrebbero favorito le prestazioni di alcuni giovani romeni: li facevano entrare gratis

Favoreggiamento della prostituzione. In tre parole è questa l’accusa mossa dal pm Vartan Giacomelli ai due gestori di origine africana, provenienti dalla Costa D'Avorio e dal Congo, del cinema Ducale di via Facciolati a Padova che fu chiuso e sequestrato nel 2012 dopo che i vigili scoprirono alcuni giovani romeni intenti a consumare rapporti sessuali con i clienti della sala a luci rosse.

FAVOREGGIAMENTO. I due finiranno a processo perchè, secondo il pubblico ministero, sapevano del giro di prostituzione e lo favorivano: i ragazzi rom che si vendevano per qualche decina di euro, infatti, entravano gratuitamente nel cinema, secondo quanto raccolto, proprio per permettere loro di intrattenere gli spettatori dei film porno tanto in sala quanto nei bagni della struttura. Infine i due avrebbero anche consegnato loro le chiavi del locale caldaia per consentirgli l'accesso alla carta igienica da utilizzare proprio per l'attività sessuale.

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