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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Galzignano Terme

Anziano malato: gli rubano i soldi e lo mettono a vivere in un garage

Un uomo e una donna di Galzignano Terme, di 56 e 57 anni, sono stati arrestati, mercoledì mattina, con l'accusa di avere indotto un 70enne ad atti patrimoniali a loro favorevoli, ma per lui estremamente dannosi

Sono stati arrestati con l'accusa di circonvenzione di incapace aggravata in concorso. Andrea D., 56enne, pluripregiudicato, e Immacolata M., 57enne, gravata da pregiudizi di polizia, conviventi a Galzignano Terme, entrambi disoccupati, sono infatti ritenuti responsabili di avere indotto un settantenne a compiere atti patrimoniali in loro favore, abusando del suo stato di invalidità psichica, privandolo della propria abitazione, di qualsiasi fonte di reddito, e costringendolo persino a vivere in un garage, da condividere con un pastore tedesco.

DUE ARRESTI. Le manette sono scattate mercoledì mattina. I carabinieri della compagnia di Abano Terme hanno raggiunto i due truffatori, in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare, in carcere a Padova per l'uomo e ai domiciliari per la complice, emesse dal tribunale di Padova.

Truffa ad anziano

ANZIANO IN GARAGE. I due sono ritenuti responsabili di avere cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità alla propria vittima, lasciata priva di fonti di reddito e della sua stessa abitazione, a Battaglia Terme: il settantenne era stato persino "traslocato" in un garage. La coppia, approfittandosi delle condizioni di salute dell'uomo, lo aveva accompagnato personalmente agli sportelli della banca Mps, filiale di Battaglia Terme, per prelevare e trasferire dal suo conto corrente ingiustificati acconti in denaro, per un importo di circa 14mila euro. Di questi, 5.800 euro erano stati versati con un bonifico bancario a favore della 57enne.

BONIFICI INGIUSTIFICATI. Non solo, l'anziano è stato indotto ad emettere un assegno circolare di 38mila euro, sempre a loro favore, attingendo a somme derivanti dalla vendita della casa di Battaglia. Infine, dopo averlo trasferito a vivere nel garage dell’abitazione di un conoscente, erano riusciti a mettere le mani anche sull’auto storica dell'uomo, una Fiat 500 bianca.

LE INDAGINI. L'attività investigativa è scaturita da una serie di spostamenti di denaro quantomeno sospetti. Andrea D., pluripregiudicato, proveniente dalla provincia di Lodi, da circa un anno era tornato a vivere a Galzignano Terme. Ai carabinieri è arrivata segnalazione di ingiustificati e consistenti prelievi di denaro contante a suo esclusivo beneficio, effettuati sempre dal 70enne di Battaglia dall'inizio di febbraio, sempre agli sportelli dalla filiale Mps, dove era Andrea D. stesso ad accompagnarlo. In una circostanza, il truffatore era riuscito a far effettuare all'anziano un bonifico bancario di 5.800 euro circa in favore della propria convivente, apparentemente per l’acquisto di un’auto. La somma invece era stata spesa dalla coppia in poco più di un mese per numerosi acquisti personali.

LA CASA DELL'ANZIANO. Tali fatti sono stati ritenuti sospetti, in quanto il 56enne, nullafacente, sotto l’aspetto criminale è considerato tuttora una persona pericolosa, incline a commettere reati, tanto da essere stato sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale. L’indagine ha permesso di accertare che, il 26 novembre 2014, l'anziano aveva venduto la sua casa di Battaglia Terme, per un importo di 80mila euro, ricevendo un acconto di 30mila euro e beneficiando del comodato d’uso gratuito concessogli dall’acquirente.

COPPIA SPECIALIZZATA. Da quanto è emerso, i due conviventi si presentavano alle propria vittime come “persone che aiutano il prossimo”, la donna nella fattispecie come "badante", ed in questo modo carpivano la fiducia di anziani o persone alcolizzate o con deficit mentali a cui apparentemente prestavano assistenza domiciliare. In sostanza, la coppia aveva pianificato un’attività delinquenziale finalizzata alla ricerca sistematica di persone anziane da derubare e in tale contesto criminoso avevano agganciato anche il settantenne di Battaglia Terme. Gli inquirenti non escludono che altre vittime siano finite nella rete dei due senza scrupoli.

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