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Cronaca Santa Giustina in Colle

Santa Giustina in Colle, clandestino scoperto in un laboratorio cinese: denunciato

La scoperta è stata fatta dagli agenti della Federazione dei comuni del Camposampierese. L'uomo si nascondeva in un piccolo vano, anche questo abusivo. È uscito solo dopo le minacce dei vigili di sfondare la porta

Si era chiuso in una piccola stanza abusiva, ricavata all'interno di un laboratorio di abbigliamento gestito da cinesi, in un anonimo capannone della zona industriale di Fratte, a Santa Giustina in Colle. A scoprirlo gli agenti della polizia Locale della Federazione del Camposampierese, impegnati in un controllo di routine su di una nuova impresa artigiana che aveva iniziato l'attività solo da qualche giorno.

CAMERE ABUSIVE. Entrati in un anonimo capannone, tra i tanti che caratterizzano le zone industriali del nord-est, gli agenti della polizia Locale, oltre a decine di macchinari per il confezionamento di abbigliamento per note marche del settore della moda, hanno trovato anche diverse camere abusivamente ricavate all'interno del laboratorio, utilizzate come dormitorio per la manodopera, tutta di origine cinese.

MINORENNI. Una decina gli operai identificati sul posto, tra cui diverse donne. Le camere, realizzate con pareti in cartongesso, sono risultate prive di qualsiasi agibilità e non in regola con i parametri minimi previsti dalla normativa nazionale per gli insediamenti abitativi. In particolare le stanze, non più grandi del letto che contenevano, erano tutte prive di finestre che ne permettessero l'illuminazione o l'areazione, e non rispettavano le superficie minime previste. Alcune di queste ospitavano anche i figli minorenni degli occupanti.

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA. Un piccolo vano, anche questo abusivo, è stato trovato chiuso durante i controlli. Solo dopo le minacce degli agenti di sfondare la porta, la persona ospitata all'interno ha deciso di aprire: si è scoperto così che l'uomo, di origine cinese, era sprovvisto di qualsiasi documento e clandestino sul territorio italiano. Lo straniero è stato quindi fotosegnalato e denunciato per immigrazione clandestina. Il titolare della ditta ha dichiarato che era un amico di un suo dipendente, ospitato temporaneamente. Anche il titolare verrà multato per avere dato alloggio al clandestino.

MENSA. Gli altri stranieri ospitati nel capannone sono invece risultati tutti in regola con il permesso di soggiorno. Nel laboratorio era stata ricavata anche una cucina, utilizzata come mensa, trovata in pessime condizioni di igiene, con pavimenti sporchi e pareti ricoperte da vaste chiazze di muffa nera.

DITTE CINESI. "La situazione di questo capannone si ripete oramai da diversi anni", spiega il commissario Luca Meneghini, "e più volte è stata segnalata agli uffici competenti. I primi controlli risalgono ad oltre sei anni fa. Le ditte cinesi che si insediano rimangono per qualche anno, poi spariscono e ne subentrano di nuove, ma spesso si tratta solo di finti cambi, in quanto abbiamo verificato che alla fine i committenti ed il personale trovato al lavoro sono sempre gli stessi".

PARCHEGGIATORI ABUSIVI. Nella settimana, dopo diverse lamentele pervenute al centralino del comando di piazza Castello, sono stati effettuati anche controlli straordinari al parcheggio dell'ospedale di Camposampiero. Tre i parcheggiatori abusivi bloccati dagli agenti prima che potessero mettersi in fuga, come spesso fanno alla vista delle divise. I tre, tutti di origine nordafricana e ben conosciuti dalla polizia Locale, sono stati multati per la loro attività abusiva e le somme trovate in loro possesso, diverse decine di euro, sono state sequestrate.

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