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Cronaca

Dal comune di Padova progetti di lavoro per i servizi di pubblica utilità pagati con voucher

L'amministrazione ha avviato, dal 2016 ad oggi, tre iniziative che hanno coinvolto complessivamente 182 persone senza lavoro che sono state occupate per un periodo di 3-6 mesi. Allo studio un progetto ulteriore

Il Comune di Padova, attraverso l’ufficio politiche del lavoro del gabinetto del sindaco e in collaborazione con il Fondo Straordinario di Solidarietà per il Lavoro, costituito anche da altri soggetti pubblici e privati, si è fatto promotore, negli anni, di numerose iniziative a valenza occupazionale attraverso progetti per lo svolgimento di servizi di pubblica utilità.

I LAVORI CON VOUCHER. Con i voucher acquistati dal Comune sono state avviate, dal 2016 ad oggi, tre iniziative che hanno coinvolto complessivamente 182 persone senza lavoro che sono state occupate per un periodo di 3/6 mesi. Nel dettaglio, sono 145 le prestazioni di lavoro accessorio attivate con voucher nel 2016, 37 nel 2017 e, ad oggi, è allo studio un ulteriore progetto che interesserà ulteriori 24 persone senza occupazione. I lavoratori impiegati in servizi di pubblica utilità, tutti iscritti al Centro per l’Impiego e in possesso di predeterminati requisiti, sono stati individuati attraverso pubbliche selezioni tramite procedure comparative idonee a verificare le singole capacità tecniche e professionali, avvalendosi di apposita commissione. Gli ambiti di inserimento lavorativo sono principalmente quelli dell’area tecnica e manutentiva (sistemazioni stradali, dipinture, ecc.), dell’area vigilanza (parchi, giardini, spazi espositivi, ecc.) e quella di supporto amministrativo.

LA REGOLAMENTAZIONE NELL'USO DEI VOUCHER. Si ricorda che il Consiglio di Stato (sezione V sentenza n.1034/2016) ha confermato che le pubbliche amministrazioni possono utilizzare, nei servizi locali, i voucher e quindi le forme di lavoro accessorio previste dal decreto legislativo 70 del 2003 e quest’ultimo prevede, altresì, che il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio da parte di un committente pubblico è consentito nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente disciplina in materia di contenimento delle spese di personale e, ove previsto, dal patto di stabilità interno. 

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