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Cronaca

Nasce all'Università di Padova il manifesto per l'inclusione: il convegno al Bo

Lavoro decente, equità e inclusione, queste le password che costruiscono il futuro

Ricercatori, studiosi, operatori, servizi e professioni interessate al benessere, al futuro delle persone, e all’inclusione, sono chiamati alla ricerca di nuove visioni,  di diverse sensibilità,  di competenze da stimolare e mettere in circolo; a sperimentare soluzioni e buone pratiche per ridurre significativamente il numero di coloro che sono a rischio di espulsione, dal lavoro, dalla formazione, dalle comunità, o che potrebbero vedersi negato o affievolito il diritto alla cittadinanza attiva. Le persone che parteciperanno si porranno quesiti quali: Come dovremmo prenderci cura del nostro presente e del nostro futuro? Come possiamo costruire società attente alle persone, inclusive, capaci di generare vite di qualità, equità e lavori dignitosi?.

IL PROGETTO.

Dal 5 al 7 ottobre p.v. si terrà all’Università di Padova la Conferenza Internazionale ‘Lavoro Decente, Equità ed Inclusione: Password per il presente e il futuro’, organizzata da diversi Centri e Dipartimenti dell’Ateneo, con il coinvolgimento del Coordinamento delle Università del Triveneto per l'Inclusione (UNI3V), della Regione Veneto e del Comune di Padova, di INAIL, Milc Foundation, e in collaborazione conl’European Society for Vocational Designing and Career Counseling, il Network NICE (Network for Innovation in Career Guidance & Counseling in Europe, che riunisce più di quaranta università Europee), il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata e il suo Laboratorio Larios, la Società Italiana Orientamento, Unicef Italia, la KIP International School ONU, la Rete dell’Economia Sociale Internazionale (Res-Int), Intesa Sanpaolo e Cassa di Risparmio del Veneto. Partecipano anche numerose associazioni del territorio, fra cui il Centro Servizi Volontariato, la Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, UILDM, il Forum del Terzo settore.

LA RETE.

La Conferenza, voluta dalla prof.ssa Laura Nota, Delegata per l’Inclusione e la disabilità del nostro Ateneo, in collaborazione con colleghi ed esperti che credono fortemente in tutto questo, sarà l’occasione per affrontare le emergenze e le problematiche che caratterizzano i nostri tempi, come la riduzione del lavoro, la marginalizzazione, la povertà, il disinvestimento nella formazione, il senso di smarrimento, di insicurezza, di precarietà, che le persone percepiscono. Una Conferenza internazionale, che vedrà la partecipazione di persone da ogni parte del mondo, dai diversi continenti, Australia, Brasile, Canada, Cina, Europa, Nigeria, Sud Africa, Usa, Russia, ecc., così come da diverse regioni d’Italia. «Siamo felici che tutto questo avvenga qui a Padova, riprendendo la tradizione dell’umanesimo e la mission riassunte nel nostro motto “Universa universis patavina libertas” – spiega la prof.ssa Nota -, che grazie al valore dato alla conoscenza, allo studio e alla condivisione, ha contribuito alla crescita economica e civile. E proprio nei momenti più difficili tutto questo diventa un insieme di ingredienti fondamentali per favorire la costruzione di società imperniate su un nuovo umanesimo, su una idea di inclusione che si prefigge contesti di qualità per tutti e forme di convivenza pacifiche e solidali."

IL PREMIO.

Per dare dei segnali significativi saranno assegnati dei Premi per l’Inclusione a persone che si sono contraddistinte per il loro impegno in tutto questo e che continueranno a collaborare con noi, come il prof. Enrico Giovannini, fra le altre cose già Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e presidente dell’Istat, il prof. Stefano Zamagni, fra le altre cose già presidente dell’Agenzia del Terzo Settore e  membro della Pontificia Accademia delle Scienze, il prof. Michael Wehmeyer, Distinguished Professor in Special Education della University of Kansas, il dott. Marco Morganti, Amministratore delegato di Banca Prossima, e il dott. Giampiero Griffo, rappresentante italiano nel board dell’European Disability Forum. Vi sarà anche una cerimonia di premiazione dedicata alle scuole che hanno aderito al concorso ‘L’inclusione che vogliamo!’: hanno partecipato più di cento scuole, facendo pervenire al Centro di Ateneo per la Disabilità e l’Inclusione una serie di scritti, disegni, video, oggetti, rappresentanti lo sforzo di ripensare alla comunità scolastica quale luogo fondativo delle radici inclusive della nostra società.

IL COMMENTO.

Il prossimo anno accademico sarà inoltre attivato il Master interateneo di II livello ‘Inclusione e innovazione sociale’. Non a caso sarà anche presentato e discusso il Manifesto per l'Inclusione, frutto della elaborazione delle voci di più di seicento fra ricercatori, professionisti, studenti, operatori, fra cui anche molte patavine, che hanno fatto emergere le caratteristiche che dovrebbero avere i contesti per essere considerati inclusivi e le azioni che si dovrebbero svolgere per tutto ciò. Il progetto è nato qui nella nostra Università, ha coinvolto il territorio, persone di ogni parte del mondo, e ci ha permesso di creare dei riverberi condivisi, forti, positivi, che guardano ad un futuro di qualità per tutti. "Passione, visione e dedizione hanno caratterizzato gli otto secoli di impegno culturale e sociale del nostro Ateneo - dice il Rettore Rosario Rizzuto, primo sottoscrittore del Manifesto -. Con questo spirito oggi scriviamo una pagina importante: un Manifesto per l’Inclusione, sintesi di  percorsi multidisciplinari che rendono il nostro Ateneo e la nostra società un luogo sempre più aperto e giusto".

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