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Cronaca

Nuovo Ospedale, Bitonci chiede un Consiglio ad hoc con i tecnici ma il sindaco Giordani temporeggia: i "Bitonciani" lasciano l'aula

Seduta accesa a palazzo Moroni. In primo piano il futuro del polo ospedaliero patavino che dopo anni ancora rimane un progetto irrealizzato. Dalle richieste dei consiglieri di Minoranza ad hoc all'azione di protesta con i "pinocchi" mostrati contro la Giunta Giordani

Il Nuovo ospedale di Padova continua ad essere tema di grande dibattito a palazzo Moroni. Il consigliere Bitonci torna all'attacco: "Come da accordi presi con il sindaco, chiedo di trattare la mozione che prevede un Consiglio comunale ad hoc sul nuovo ospedale che veda presenti il presidente della Regione, il rettore magnifico, il dg Flor, il presidente della V commissione, il presidente della Scuola di Medicina. È necessario discutere direttamente qui in Consiglio in merito al nuovo polo della salute di Padova. Una richiesta che giunge alla luce di lettere ricevute recentemente  da parte del rettore, di Plebani e del presidente V commissione nelle quali hanno manifestato la loro disponibilità per parlare del tema. A questo punto non credo si possa dire di no. È una questione di democrazia per la città".

TENSIONE A PALAZZO MORONI.

Il dialogo in aula prosegue e il sindaco Giordani rispondendo ad una interrogazione del consigliere Gabelli (riferire stato d'arte del progetto nuovo ospedale) vuole fare alcune precisazioni sul tema. Il primo cittadino parte da quanto accaduto la scorsa settimana a palazzo Moroni quando l'ex sindaco BItonci e alcuni consiglieri di minoranza hanno fatto irruzione nella conferenza stampa di presentazione del progetto sul nuovo ospedale muniti di fischietti e striscioni. "È una questione importante e delicata per cui voglio agire con senso di responsabilità nel rispetto reciproco. - spiega - Avevo promesso a Bitonci che avrei parlato dell'ospedale in apertura dei lavori, eccomi qua non ci sono problemi. Agisco per evitare che la situazione degeneri come in conferenza stampa, con toni mai visti a palazzo Moroni. Chiasso e urla sono inaccettabili. Spero di non assistere più a queste scene".

"NESSUNO PENSI DI IMPORRE LE PROPRIE SCELTE.

"Dopo un lungo lavoro ho proposto un piano volumetrico dettagliato che evidenzia la possibilità di sviluppare una struttura nuova che tenga conto delle esigenze dell'assistenza, didattica e ricerca. - sottolinea Giordani - Proposta che questa amministrazione ha il sacrosanto diritto di presentare. Ma si tratta di una proposta, un punto di partenza per arrivare ad un dialogo tra le parti. Sappiamo che la programmazione spetta alla Regione che ha grande potere. In sedi opportune ci confronteremo apertamente avendo a cuore il bene della città. Lontano da posizioni di parte. Concordo con Zaia, dopo vent'anni è tempo di decidere. Ben venga il tavolo del tre novembre. Qualsiasi soluzione non potrà prescindere dalla valorizzazione dell'attuale sito di via Giustiniani. Non lascerò buchi neri in eredità alla nostra gente. Per bonificare l'area che è venuta a contatto con rifiuti sanitari per decenni, servono 50 milioni di euro. Non consentirò un'altra via Anelli. Non abbiamo pretese di imporre scelte, ma nessuno pensi di imporre le proprie senza una mediazione su quanto detto".

BITONCI RILANCIA.

L'ex consigliere BItonci non ci sta e si rivolge nuovamente al sindaco Giordani: "Le sue ragioni sono già state bocciate dai tecnici della Regione, come le è stato sottolineato da Zaia in occasione di un recente incontro. Io vedo un sindaco solo, isolato dalle istituzioni e dall'università. Come può proporre un ospedale che non è neanche materia di competenza di questo Comune. Il sindaco deve solo aiutare ad individuare l'area più opportuna, che peraltro è Padova Est. I privati hanno rinnovato la loro disponibilità. Sindaco non si impunti perché l'area è libera. Non si metta in in vicolo cieco".

I "BITONCIANI" ESCONO DALL'AULA.

Nonostante le richieste avanzante dai consiglieri di Minoranza, la Giunta prende tempo. I "Bitonciani" si spazientiscono e dopo due ore di Consiglio e di riposte mai arrivate decidono di lasciare l'aula.

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PINOCCHI.

Prima dell'uscita dall'aula dei consiglieri di Minoranza da segnalare anche l'azione di protesta dei "Bitonciani" che hanno rivolto dei pinocchi di legno alla Giunta. Il motivo trova radici in una una vecchia questione che riguarda l'assessore Andrea Micalizzi e il consigliere Gianni Berno. Durante l'amministrazione Bitonci, i due fecero causa al sindaco per una questione relativa ai Consigli di quartiere. Causa vinta da Bitonci. Secondo il consigliere Cavatton i due ex consiglieri non avrebbero ancora saldato il loro "debito" con il Comune ovvero non avrebbero pagato le spese processuali.

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