Sicurezza idraulica della Bassa, Conte: “Servono casse di espansione a monte”

“È tempo di lasciare da parte la burocrazia e i particolarismi per dare corpo a un grande piano di interventi idraulici che mettano in sicurezza il territorio del Veneto”, così è intervenuto l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte al dibattito sul tema del rischio idraulico nella Bassa padovana organizzato dal comune di Agna in occasione del 15esimo anno di costituzione del gruppo di volontari di protezione civile.

 

“L’area del consorzio Adige euganeo – ha spiegato l’assessore regionale - è un territorio abitato da decine di migliaia di persone, dove operano migliaia di azienda agricole e dove sono insediate infrastrutture fondamentali per l’economia della Regione, che sta sprofondando a una velocità di 2-3 centimetri l’anno, a causa del fenomeno di ossidazione del suolo torboso. Quegli interventi che vennero consigliati dopo l’alluvione del 1966, e parlo soprattutto delle casse di espansione che dovrebbero consentire un alleggerimento a monte dei corsi d’acqua in caso di precipitazioni eccezionali, sono opere oggi assolutamente necessarie per la sicurezza del nostro territorio”.

 

“Le casse di espansione sono progettate da anni – ha proseguito l’assessore Conte - Per alcune ci sono anche i finanziamenti. È tempo di superare i particolarismi di questo o quel proprietario terriero, a cui sono comunque dovuto equi risarcimenti, e di questa o quella amministrazione locale per pensare al bene comune. Perché per mettere in sicurezza la Bassa padovana, non servono solo argini, ma soprattutto casse di espansione a monte”.