rotate-mobile
Cronaca

Abusivismo e contraffazione, il giro d’affari a Padova e provincia ammonta a 80 milioni di euro

Una cifra mostruosa che riguarda commercio e turismo. Bertin (Ascom): “Bisogna intensificare i controlli e tagliare le linee di rifornimento”

80 milioni di euro: a tanto ammonta il giro d’affari del fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione nel commercio e nel turismo a Padova e provincia. Una cifra incredibile, che a livello nazionale diventa ancor più mostruosa: si parla di 22 miliardi di euro, con un danno evidente non solo per le imprese che operano nella legalità ma anche per lo Stato, che deve rinunciare a 11 miliardi e mezzo di entrate fiscali e previdenziali.

“Centinaia di posti di lavoro in meno”

Patrizio Bertin, presidente di Ascom Confcommercio Padova, commenta questo allarmante fenomeno: “Si tratta di una cifra enorme sottratta al mercato legale che, in ultima analisi, significa centinaia di posti di lavoro in meno. E di questo, chi compra contraffatto, dovrebbe rendersene conto”. E non più tardi di qualche giorno fa il presidente di Federmoda Ascom Padova, Riccardo Capitanio, ricorda inoltre ciò che ogni giorno avviene sulla spiaggia di Sottomarina, approdo naturale dei padovani: “Sottomarina, al pari delle altre località del litorale veneto, non sfugge all’assalto dei venditori abusivi, che purtroppo trovano sponda in acquirenti poco accorti o poco informati. Qualche anno fa, in occasione della giornata della legalità promossa da Confcommercio davanti al municipio di Padova, l’Ascom ha affisso le foto di ciò che un capo contraffatto e prodotto con materiale tossico può provocare sulla pelle, soprattutto su quella più delicata dei bambini: sembravano immagini di un attacco con agenti chimici”.

“Tagliare le linee di rifornimento”

Prosegue Bertin: “Senza contare i rischi per l’incolumità di chi si trova in spiaggia nel momento in cui avviene un controllo: un fuggi fuggi generale che mette a rischio adulti e bambini e che, proprio per evitare questo ‘effetto collaterale’, viene attuato con molta parsimonia dalle varie forze di polizia”. Il presidente di Ascom Padova plaude dunque alla direttiva del Viminale ‘Spiagge sicure’, che promette tolleranza zero per ambulanti abusivi, ma anche per chi compra la loro merce e per chi in qualunque maniera (affitto di locali, logistica, ecc.) ne favorisce la proliferazione: “Personalmente vedo con favore il fatto che il piano del Viminale preveda una vigilanza rafforzata delle forze dell'ordine non solo sul litorale ma anche nelle aree del Paese, come Napoli e Prato, dove è maggiormente concentrata la produzione di merce contraffatta, ma parimenti consiglio di intensificare i controlli negli ‘hub della contraffazione’, di cui i centri ingrosso cinesi allocati in zona industriale a Padova sono forse tra i maggiori esempi su scala nazionale”. Più che il controllo a valle magari rappresentato da multe, anche forti, per gli acquirenti, per l’Ascom Confcommercio di Padova é importante, a monte, “tagliare le linee di rifornimento” di un mercato che ai vertici vede una malavita organizzata che non si fa scrupolo né di sfruttare né di mettere a rischio la salute dei cittadini.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abusivismo e contraffazione, il giro d’affari a Padova e provincia ammonta a 80 milioni di euro

PadovaOggi è in caricamento