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Cronaca Granze

Gomorra delle false griffe: ecco come operava l'organizzazione malavitosa

Ai vertici anche due marocchini residenti a Camponogara e Granze. Giacche e scarpe confezionate da manodopera di elevata qualità praticamente identiche a quelle originali. Prezzi allettanti: 30 euro per il maglione Fred Perry da donna, 300 per i piumini Moncler

Tra gli arrestati della Guardia di Finanza di Padova nell'ambito dell'operazione che ha portato allo smantellamento di un'organizzaizone criminale dedita alla produzione e commercio di capi di abbigliamento contraffatti sono finiti anche due marocchini residenti a Camponogara e Granze.

In manette anche un connazionale di Mira (Venezia) e tre italiani (di cui uno ancora ricercato), con domicilio tra le province di Napoli e Caserta. 127 i componenti delle due filiere del falso scoperte dalle Fiamme gialle.

CAPI IDENTICI A QUELLI GRIFFATI. Il capillare meccanismo di distribuzione dalle fabbriche campane ai magazzini, dai depositi ai negozi, consentiva di far giungere con tempestività a destinazione migliaia di partite di vestiti, giacche e scarpe pressoché identiche a quelle originali.

MANODOPERA DI QUALITÀ. La forza dell'organizzazione, che consentiva di sbaragliare la concorrenza cinese, risiedeva nella disponibilità di manodopera di elevatissima qualità, in grado di confezionale una sorta di falso-vero, a cui mancava solo l'ultimo passaggio, l'autorizzazione della casa madre.

PREZZI ALLETTANTI. Nel corso dell'indagine sono state effettuate 150 perquisizioni (65 solo in Veneto) in tutta Italia, con l'impiego di oltre 300 finanzieri. I prezzi per gli acquirenti erano assolutamente allettanti: nella collezione pirata del prossimo autunno-inverno si andava, ad esempio, dai 30 euro del maglione Fred Perry da donna ai 300 delle giacche di piumino più eleganti a marchio Moncler.

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