Cucine popolari: "Servizio sociale prezioso", commenta il direttore della Difesa del popolo
Dopo i controlli della Locale all'esterno dell'edificio dove Suor Lia e i volontari danno un pasto caldo ai meno abbienti, arriva il commento di Guglielmo Frezza numero uno del giornale della diocesi
"Ha ragione il sindaco Bitonci quando ricorda che le cucine economiche non sono un mondo a sé stante.Ma dire che quello che succede fuori è aiutato da quello che succede dentro significa – diciamolo con parole gentili – invertire i termini della questione". Questo il commento di Guglielmo Frezza, direttore de la Difesa del popolo, il giornale della diocesi, commentando il modus operandi della giunta Bitonci che, con l'ausilio degli agenti della Locale, da lunedì, hanno controllato i documenti di decine e decine di persone all'esterno delle Cucine popolari di Suor Lia.
SERVIZIO SOCIALE PREZIOSO. "Le cucine economiche popolari sono una grande tavola che la nostra chiesa apparecchia ogni giorno da più di un secolo - continua Frezza - Sono un servizio sociale prezioso, ma sono, prima di tutto, frutto della consapevolezza che la nostra società ha bisogno di guardare ai poveri con occhi diversi. Di riconoscere in loro – come ha detto il vescovo Claudio andando a visitarle martedì scorso – degli amici con cui è bello mettersi a tavola. Non dei nemici da allontanare con ogni mezzo".
