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Cronaca Piazza Gasparotto

Blitz notturno della polizia nelle zone del degrado: occhi puntati sui locali

Il questore Paolo Fassari ha messo in piedi una nuova operazione nella serata di giovedì. Espulsioni e denunce per gli stranieri tra piazza Gasparotto e via Bernina

Nonostante i controlli quotidiani, le roccaforti dello spaccio in città resistono, alimentate da un continuo passamano di pusher e delinquenti. La questura ha messo in campo un dispiegamento di forze con decine di agenti che giovedì sera hanno passato al setaccio le zone a rischio.

La task force

Punto nevralgico dei traffici illeciti in città rimane piazza Gasparotto, a due passi dalla stazione e poche centinaia di metri dal cuore del centro storico. Qui alle 19 sono entrati in azione gli uomini di polizia, polizia locale e guardia di finanza seguendo gli ordini impartiti dal questore Fassari. Hanno partecipato agenti delle Volanti, della Squadra mobile, Cinofili, Ufficio immigrazione e Prevenzione crimine, con il supporto delle squadre del II Reparto mobile.

Nuova zona a rischio

Una vera e propria task force, che fino a notte fonda ha passato al setaccio l'area dello scalo ferroviario spostandosi poi in via Bernina. Nella laterale di via Annibale da Bassano, nella profonda “prima Arcella”, le verifiche sono sempre più frequenti. Di giorno la zona è molto frequentata vista la presenza di palestre e negozi, la sera invece diventa dominio assoluto degli stranieri, assidui clienti dei locali gestiti da connazionali. Ultimamente sono aumentate le lamentele da parte dei residenti, che segnalano degrado e disturbo. Via Bernina non è considerata luogo di spaccio, ma i club gestiti da stranieri sotto il nome di associazioni culturali sono sottoposte ad attente verifiche. Giovedì sera guardia di finanza e polizia locale hanno controllato i clienti e le licenze di quattro locali.

I numeri, tra denunce ed espulsioni

Il bilancio dell'operazione conferma i precedenti, con 93 stranieri identificati e 7 finiti in questura. Nigeriani e tunisini continuano a farla da padroni sulla scena dello spaccio padovano: provengono dalla Tunisia due dei tre pusher espulsi al termine dei controlli. Stessa sorte per un uomo della Nigeria, mentre un suo connazionale, vecchia conoscenza degli agenti per una sfilza di episodi di resistenza, oltraggio e detenzione di droga, è finito al Centro di espulsione di Torino. Statistica confermata dalle due denunce per detenzione ai fini di spaccio, che hanno colpito due tunisini trovati con 26 grammi di marijuana e 2 di cocaina. Denunciati anche altri tre nigeriani, che nonostante il foglio di via hanno continuato a bazzicare in città.

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