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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Non escludo di fare altre ordinanze regionali di "aggiustamento"»

Spiega il Governatore del Veneto nel consueto punto stampa: «Se qualcuno pensa che possa revocare quelle che ho già firmato ha sbagliato a capirla. E non accetto che qualcuno dica che i veneti sono irresponsabili»

«Siamo arrivati a quota 328.860 tamponi effettuati. In isolamento ci sono 7.886 persone, 163 in meno. I positivi sono 17.708, +129 rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.187, -35 rispetto a ieri, di cui 120 in terapia intensiva. I dimessi sono 2.508, +42 rispetto a ieri. I morti in ospedale sono 1.102, in totale 1.408 compresi extra ospedale. Noi ci siamo sempre attenuti ai Dpcm, anzi li abbiamo sempre applicati in maniera restrittiva quindi non posso accettare che qualcuno dica che i veneti sono irresponsabili. Resto dell'idea che si poteva e si può fare di più, e gli indicatori ci dicono che almeno in Veneto si può allargare. Ripeto che non ho nessun progetto di scalata nazionale, voglio solo che ci lasciate in pace. Non escludo di fare altre ordinanze di aggiustamento, perché arrivano istanze. Io le ordinanze che ho firmato non le revoco, se qualcuno pensa che potrei farlo o lo farò ha sbagliato a capirla. Nelle seconde case puntualizzo che si va da soli e solo per controllare, non per alloggiare. Io faccio appello al Governo perché si rovesci il criterio di ragionamento. A oggi siamo in balìa delle onde, e la dimostrazione è data da quello che sta succedendo ai parrucchieri e agli estetisti. Sembra che il sindaco di Firenze voglia riaprire le scuole: se ce la farà noi proveremo a capire come si può fare»: queste le parole di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, nel consueto punto stampa odierno.

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