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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Le nostre frontiere sono aperte per tutti, non c'è preclusione per nessuno»

Spiega il Governatore del Veneto nel punto stampa odierno: «L'imitazione di Crozza? Gli ho telefonato per complimentarmi: sul trucco mi ha invecchiato un po' troppo e sull'accento sembrava un misto tra il bergamasco e il veneziano ma ha fatto un bel lavoro»

«Siamo arrivati a quota 660.018 tamponi realizzati. Le persone in isolamento sono 1.727 mentre i positivi sono 19.146. I ricoverati sono 384, di cui 30 in terapia intensiva. I dimessi sono 3.374, mentre i morti sono 1.376 che salgono a 1.916 considerati anche quelli extra-ospedale. Oggi è il centesimo giorno dall'inizio dell'emergenza, e ne approfitto per ringraziare chi ha lottato in prima linea sul campo in ogni ambito. Per quanto riguarda l'ordinanza abbiamo avuto un grande riscontro dai centri estivi, avranno un grande successo. L'uso della mascherina muta da lunedì. Stiamo lavorando a una seconda ordinanza che riguarderà il campo degli spettacoli, ovvero teatri, cinema, discoteche e altre attività. L'imitazione di Crozza? Gli ho telefonato per complimentarmi ma non l'ho trovato quindi lo saluto adesso: fossimo a scuola direi che "il ragazzo si è impegnato ma può fare di più", sul trucco mi ha invecchiato un po' troppo e sull'accento sembrava un misto tra il bergamasco e il veneziano ma ha fatto un bel lavoro. La Grecia chiude le frontiere agli italiani? Hanno più loro da perdere che noi. Le nostre frontiere sono aperte per tutti, non esiste che lasciamo fuori qualcuno come se fosse un appestato. I greci sono ben accetti in Veneto, non esiste preclusione per nessuno. Io dico venite in Veneto che noi siamo aperti»: queste le parole di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, nel corso del consueto punto stampa giornaliero.

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