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Cronaca Arcella / Via Tiziano Vecellio

Era senza precedenti penali ma riforniva i pusher di tutta la città

Il suo nome compariva spesso in relazione agli spacciatori finiti in manette nell'ultimo periodo, tanto da indurre gli uomini della squadra mobile ad indagare. Il 22enne viveva con i genitori a Campodarsego ed era incensurato

Il nome di Mohammed E.D., detto “Kais”, saltava fuori spesso nei discorsi dei pusher finiti in manette nell’ultimo periodo nell’ambito delle operazioni di contrasto allo spaccio condotte dalla squadra mobile. Tanto che alla fine gli uomini al comando di Marco Calì hanno deciso di vederci chiaro.

LE INDAGINI. Il primo passo è stato, qualche sera fa, il pedinamento della Golf del 22enne di origine marocchina, una delle tre auto che il giovane utilizzava a rotazione per non farsi individuare. In questa occasione è stato scoperto il domicilio, in via Bassa 169 a Campodarsego, dove il marocchino viveva assieme ai genitori ed altri membri della famiglia. La casa, ad una successiva perquisizione, è risultata pulita, ed i familiari estranei ai fatti. Mentre la seconda vettura, una Fiat Punto è stata trovata parcheggiata sul posto, manca ancora all’appello la terza, una Renault Espace.

L’ARRESTO. Ieri sera gli agenti sono riusciti infine a bloccare la Golf in via Vecellio, all’Arcella: alla perquisizione sono stati trovati ben 16 panetti di hashish pronti per essere smerciati ai vari acquirenti, nascosti nel cruscotto, nelle tasche dietro ai sedili e persino nel vano motore, per un totale di 1,6 chilogrammi di stupefacente. “Non era facile arrivare al marocchino in quanto si tratta di un individuo senza precedenti penali – spiega Marco Calì, comandante della squadra mobile – per ora abbiamo scoperto che si riforniva in Lombardia per poi distribuire ai piccoli spacciatori la droga, adesso si tratta di capire se abbiamo a che fare con un grosso trafficante o se il soggetto lavorava alle dipendenze di qualcuno”.

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