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Cronaca

Corteo a Roma per il "No" al referendum: bus di padovani armati di picconi e spranghe

A bordo di un pullman di 50 aderenti all'area antagonista provenienti da Padova sono stati rinvenuti borsoni con mazze e materiale per il travisamento. Indagini in corso della polizia

Domenica, Roma, dopo la manifestazione del Movimento 5 Stelle e il comizio di Matteo Renzi, ha ospitato il corteo "C'è chi dice no", indetto dai movimenti e dalle realtà contrarie alla riforma costituzionale. A tal proposito sono iniziati alle prime ore del mattino i controlli disposti con ordinanza di servizio del questore Niccolò D'Angelo, finalizzati alla preventiva individuazione di gruppi di potenziali disturbatori che potrebbero agire all'interno del corteo per creare situazioni di disordine.

PADOVANI FERMATI. A bordo di un bus di 50 aderenti all'area antagonista provenienti da Padova sono stati rinvenuti borsoni con mazze, spranghe e materiale per il travisamento. Su di loro sono in corso accertamenti. Un'altra persona è stata condotta in ufficio in quanto a bordo di pullman proveniente dalle Marche è stata trovata in possesso di mazza fionda. Trovato anche un piccone, lanciarazzi e martelletti infrangi-vetro. 

Mazze e spranghe al corteo del "No"

NESSUN INTOPPO. Le misure disposte delle forze dell'ordine, ad ogni modo, hanno impedito ogni criticità al corteo al quale hanno partecipato diverse migliaia di persone, anche evitando che gruppi di facinorosi armati di mazze e bastoni s'infiltrassero nella manifestazione alimentando incidenti. Un gruppo di 40 persone, in serata, dopo gli accertamenti di rito, è stato riaccompagnato al casello per fare rientro alle città di provenienza.

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