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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Campo San Martino

"Bomba day" nell'Alta: tutti i dettagli dell'operazione Vallum Secundum

L'operazione ha avuto inizio alle 6 di domenica con l'evacuazione della cittadinanza dalle aree a rischio. Oltre 2mila i cittadini sgomberati, residenti nella zona rossa mentre 6mila sono stati i cittadini vincolati a rimanere nelle loro case, nella zona gialla

Neutralizzate, domenica, le due bombe d’aereo da 500 libbre ciascuna, rinvenute sull’argine e nell’alveo del fiume Brenta, nel territorio dei comuni di Curtarolo e Campo San Martino, in provincia di Padova.

VALLUM SECUNDUM. L'operazione, denominata Vallum secundum, è stata complessa e pianificata nei minimi dettagli dagli artificieri del 2° Reggimento genio guastatori alpini di Trento dell’Esercito Italiano ed i Palombari della Marina militare, appartenenti al nucleo Sdai del raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” di La Spezia.

"Bomba day" nell'Alta: operazione Vallum Secundum

EVACUAZIONE. L’operazione ha avuto inizio alle 6 di domenica con l'evacuazione della cittadinanza dalle aree a rischio. Sono seguite le fasi di approccio al primo ordigno che, una volta privato degli inneschi è stato trasportato in sicurezza presso un’idonea cava per essere definitivamente distrutto.

2° ORDIGNO. Successivamente, i Palombari dello Sdai (Servizio difesa antimezzi insidiosi) hanno fatto emergere e quindi “spiaggiato” il secondo ordigno, in favore degli artificieri dell'Esercito, che hanno provveduto a rimuovere gli organi innescanti. In tal modo, poco dopo le 1300, con la movimentazione del secondo corpo bomba verso il sito di brillamento, l’area è tornata sicura. La conclusione delle operazioni è stata ufficialmente dichiarata alle 1606.

SGOMBERO. Oltre 2mila i cittadini sgomberati, residenti nella zona rossa (comprendente un raggio di 900 metri) mentre 6mila sono stati i cittadini vincolati a rimanere nelle loro case, nella zona gialla (tra i 900 e i 1950 metri). Interessati anche circa 8mila passeggeri dei voli aerei internazionali e nazionali del traffico aeroportuale di Treviso che, grazie al costante coordinamento con la Sala Radar dell'Aereonautica militare e l'Enac, sono riusciti comunque a completare le loro tratte.

FORZE ORDINE. La prefettura di Padova ha coordinato le attività della Protezione civile, delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della Croce rossa italiana ed del 118, con la supervisione del comando Forze di difesa interregionale Nord dell’Esercito di Padova, ente che gestisce tutti i reggimenti Genio del Nord Italia, se necessario, anche in un contesto interforze, come testimoniato dal doppio intervento odierno che ha visto il contributo di assetti specialistici della Marina militare.

INFO POINT. Nei tre centri comunali, allestiti per dare accoglienza alla popolazione evacuata, sono stati approntati gli Info point di forza armata, dedicati ad illustrare la duale valenza dei reparti del Genio, relativamente alle attività di soccorso, condotte in occasione di pubbliche calamità, e di operazioni complesse per la neutralizzazione di ordigni residuati bellici.

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