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Cronaca Piove di Sacco

Delitto Moressa, dopo 7 anni spunta da Mantoan un coltello insanguinato

Forse una svolta decisiva nell'inchiesta sull'omicidio dell'immobiliarista di Piove Angelo Moressa, ucciso a coltellate nel suo studio nel 2005. Primo indiziato il 33enne arrestato a luglio per averne trafugato la bara forse per fini estorsivi

Un coltello con delle tracce ematiche. Potrebbe essere racchiusa qui, in questa possibile prova, la chiave per risolvere, dopo 7 lunghi anni, il giallo dell'omicidio Moressa. Sette anni dopo quella ormai lontana domenica di ottobre del 2005 in cui l'immobiliarista di Piove di Sacco, Angelo Moressa, venne ucciso a coltellate nel suo studio, potrebbe essere arrivato il momento di una risolutiva svolta nell'indagine. L'assassino potrebbe avere le ore contate.

IL COLTELLO INSANGUINATO. La novità investigativa ruota tutta attorno al ritrovamento, da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Padova coordinati dal pm Roberto D'Angelo, di un coltello all'interno di uno degli immobili nelle disponibilità di Leopoldo Mantoan, il 33enne arrestato nel luglio scorso per aver trafugato la bara con la salma di Moressa, forse per fini estorsivi.

A LUGLIO: LA BARA TRAFUGATA

L'INDIZIATO NUMERO 1. Il coltello ora sarà inviato al Ris per i rilievi su alcune tracce ematiche. L'obiettivo è quello di cercare di recuperare il dna, per confrontarlo con quello della vittima. Mantoan, sospettato fin dall'inizio di essere coinvolto nell'omicidio, si trova attualmente in custodia cautelare in carcere per la vicenda del trafugamento della bara. All'epoca del delitto, un altro pubblico ministero aveva chiesto per due volte, senza ottenerla dal giudice, l'archiviazione dell'inchiesta che vedeva indagato lo stesso Mantoan ed un altra persona.

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