Delitto Isabella Noventa: gli inquirenti non credono all'alibi di Debora Sorgato
La versione della sorella di Freddy, che giunge a pochi giorni dall'udienza, non sarebbe credibile e lo confermerebbero le analisi del magistrato Giorgio Falcone
Debora Sorgato, in carcere per l' omicidio volontario premeditato e l'occultamento del cadavere di Isabella Noventa, ha inviato una lettera agli inquirenti. In questo scritto la sorella di Freddy avrebbe spiegato la sua versione dei fatti sulla notte dell'omicidio, ma il suo alibi - come riportano i quotidiani locali - risulterebbe poco credibile"
POCO CREDIBILE. L'alibi della donna, che giunge a pochi giorni dall'udienza, non sarebbe credibile e lo confermerebbero le analisi del magistrato Giorgio Falcone: nella lettera, scritta in stampatello, Debora Sorgato afferma che la notte dell'omicidio di Isabella Noventa si sarebbe recata a piedi, in mezzo ai campi in piena notte, prima dalla villa del del fratello, dove aveva lasciato la sua auto, a casa sua; poi di nuovo da casa sua a quella di Freddy, dopo avere dormito un paio d'ore. Il magistrato ha verificato la credibilità della dichiarazione percorrendo lo stesso sentiero di campagna con il buio, insieme a due poliziotti, e appare poco probabile che una donna sola faccia la stessa strada nella notte.