Famiglia unita, anche nei reati: la disonestà dei genitori fa scoprire il furto del figlio
Ha ben poco di educativo quanto successo nella Bassa, dove il membro più giovane di una famiglia è stato denunciato. A insospettire i militari sono stati i precedenti di mamma e papà
Il furto del figlio scoperto grazie alla disonestà dei genitori. É proprio a causa dei guai con la giustizia di una coppia che i carabinieri sono risaliti alle responsabilità di un giovane.
La segnalazione
Non è esattamente una famiglia modello quella che nei giorni scorsi si è vista recapitare l'ennesima denuncia dai carabinieri di Carmignano di Sant'Urbano. Stavolta il destinatario è il 19enne erede di una tradizione poco lodevole, accusato di furto da un coetaneo. Gli inquirenti sono risaliti al ragazzo raccogliendo la testimonianza della giovane vittima, che come lui vive a Villa Estense e ha raccontato di aver subito il furto di una consolle per videogiochi. La PlayStation era in casa sua e dopo la visita dell'ormai ex amico era scomparsa.
A colpo sicuro
Una volta saputo il nome del principale indiziato, il collegamento è stato facile. La madre e il padre, di 49 e 47 anni, erano già noti alla giustizia: arrivati a Villa Estense dalla provincia di Potenza, erano già stati denunciati per furto di energia elettrica dopo esserci allacciati abusivamente all'utenza di un'altra persona per risparmiare sulle bollette. A quel punto è stata organizzata una perquisizione in casa, dove sono saltati fuori la PlayStation e un flacone di metadone, costati al ragazzo una denuncia per furto.