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Cronaca Tombolo

Mette in vendita il capannone, ma non è suo: un castello di bugie tra prestiti e affari truccati

Ha cercato di vendere a un tombolese uno stabile, di cui non era proprietario ma solo affittuario. Smascherato, non ha mai restituito i soldi chiesti in prestito alla vittima

Una porzione di capannone in vendita a un prezzo allettante: affare fatto tra un vicentino e un padovano. Almeno all'apparenza, perché lo stabile apparteneva a un altro proprietario.

Le trattative

Sapeva che un 45enne di Tombolo cercava un capannone da acquistare nelle vicinanze di casa e gli ha proposto di comprare la sua porzione. 50mila euro, qualche firma e la trattativa si sarebbe conclusa nel miglior modo per entrambi. Nel frattempo ha anche chiesto un prestito di mille euro al compratore, promettendo di saldarlo al più presto. Tutto tramite scrittura privata, documenti alla mano, tanto che il padovano non si è insospettito di nulla.

Smascherato

Si sono tenuti in contatto per qualche mese, fino a quando il 45enne ha preteso i documenti per finalizzare l'acquisto. A quel punto il castello di carte è crollato: ha scoperto che il capannone non era del bassanese ma di una società di Tombolo, che al vicentino lo aveva solo affittato. Una montagna di bugie e carta straccia, come la scrittura privata per il prestito di mille euro, ovviamente mai restituiti. La vittima si è rivolta ai carabinieri per salvare il salvabile e, in cinque mesi di indagini, hanno inchiodato il 50enne alle sue responsabilità denunciandolo.

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