La truffa del finto disabile si sposta in piazza: bloccata una coppia, imbrogliavano i passanti
Dopo la rocambolesca fuga del falso invalido che spillava soldi con una finta raccolta fondi al Santo, due persone sono state sorprese mentre attuavano lo stesso raggiro nelle piazze
Pochi giorni fa i carabinieri hanno sventato il raggiro messo in piedi da un uomo fuori dalla basilica. Per giorni si è finto zoppo, chiedendo a turisti e fedeli una donazione per i bambini poveri. Scoperto, è scappato facendo perdere le sue tracce. Ieri la stessa truffa ha portato alla denuncia di una coppia di romeni fermati in piazza Cavour.
Identiche modalità
Nessun dubbio che si tratti dello stesso raggiro: sia al Santo, che nelle piazze avevano lo stesso foglio recante il simbolo della carrozzina e la bandiera italiana, oltre a una tabella con nomi, provenienza e cifra versata dalle vittime. Li usavano per far credere di essere autentici benefattori, riuscendo a intascare diverse decine di euro dai malcapitati in buona fede.
La tecnica
Dopo la fuga del finto disabile dal Santo, i carabinieri hanno intensificato le ricerche che giovedì pomeriggio hanno dato i primi frutti. In piazza Cavour hanno individuato e fermato due romeni, un trentenne di lingua spagnola e una venticinquenne. L'uomo sarebbe lo stesso che agiva in basilica: lì si spacciava per zoppo, in piazza invece si fingeva muto. Lo conferma la testimonianza di un negoziante a cui ha proposto di fare una donazione. Armati di porta documenti, si erano divisi i compiti: il ragazzo approcciava i negozianti, la donna invece avvicinava i passanti in strada e in questo modo sono riusciti a racimolare 175 euro.
Le denunce
I carabinieri li hanno bloccati, lui nella stessa piazza e la donna in via VIII Febbraio. Perquisiti, hanno consegnato i contanti che nascondevano nella biancheria intima. Portati in caserma sono stati identificati in T.A. e S.S. e denunciati per sostituzione di persona e truffa aggravata. Per loro verranno proposte le misure del foglio di via e del daspo urbano che gli vieteranno il ritorno in città. Gli inquirenti sospettano che oltre ai due denunciati possano esservi altri partecipanti alla stessa truffa, per questo proseguono le indagini sui materiali sequestrati ed eventuali altre vittime che ne riconoscano la modalità sono invitate a contattare le forze dell'ordine.