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Cronaca Abano Terme

Inscena finto ritrovamento droga dal carcere per avere sconto pena

Protagonista un 23enne marocchino detenuto a Rovigo che, fingendosi collaboratore di giustizia, ha organizzato ad hoc la spedizione di un carico di stupefacente in Italia. Scoperto dai carabinieri di Abano

Era riuscito a organizzare una vera e propria messa in scena con tanto di importazione di droga dall'estero, e finto ritrovamento. Tutto questo senza muoversi dal carcere di Rovigo, dov'è detenuto. Protagonista Jamal H., 23enne marocchino che, con l'obbiettivo di ottenere uno sconto di pena, si era finto collaboratore di giustizia promettendo ai carabinieri di aiutarli a disarticolare il commercio di stupefacenti dal suo paese di origine. Peccato che i carabinieri della compagnia di Abano Terme, nel Padovano, non avessero mai interrotto le intercettazioni e le indagini, riuscendo a scoprire così le sue reali intenzioni.

Jamal H.STRATAGEMMA FALLITO. Il 23enne, allo scopo di ingannare i militari dell'arma, ha spedito il denaro necessario ad acquistare dieci chilogrammi di hashish e ha assoldato quattro persone per spedire il carico di droga in Italia e seppellirlo in un campo a Valli di Chioggia, nel Veneziano, lungo la Romea. Lo stratagemma del 23enne, già in carcere a seguito di un sequestro di droga da 25 chilogrammi eseguito nell'ottobre 2012, una volta scoperto, gli è costato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal pm Benedetto Roberti con l'accusa di reato continuato di importazione, acquisto e detenzione di ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Denunciati invece i quattro che hanno collaborato con il marocchino per organizzare il finto ritrovamento.

Carabinieri nel luogo del finto ritrovamento di droga

OPERAZIONE TAURILIA. L'arresto è la coda delle operazioni antidroga "Taurilia" e "Taurilia II" condotte dalla compagnia di Abano e che hanno portato nell'ultimo anno al sequestro di circa 30 chilogrammi di hashish e 450 grammi di cocaina purissima, nonchè alla disarticolazione di una rete di spaccio tra le province di Padova, Venezia e Reggio Calabria con l'esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip del tribunale di Padova nei confronti di 20 persone, tra cui Jamal H, risultato elemento di spicco nel traffico di droga.

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