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Don Ciotti ricorda Paolo Borsellino: "Libera nasce sull'onda di quelle stragi, per trasformare l'emozione in sentimento"

In conferenza stampa per annunciare Padova come sede della giornata della memoria vittime di mafia, ha ricordato il magistrato di cui ricorre l'anniversario della tragica morte

Il 19 luglio 1992 moriva in via D'Amelio a Palermo il giudice Paolo Borsellino. Cinquattasente giorni dopo l'amico e collega Giovanni Falcone. Era la stagione delle stragi di mafia. L'ha ricordato anche a Padova, don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. Da sempre in prima linea contro le mafie, Don Ciotti ha annunciato che la prossima giornata di commemorazione delle vittime di mafia, che si svolgerà il 21 marzo 2019, avrà la città del Santo come sede per il Nord Est. 

Da qui lo spunto per ricordare che la mafia non solo non è scomparsa e non è stata sconfitta, ma è presente eccome, nella società. Cita una frase di Don Luigi Sturzo, pronunciata all'inizio del Novecento: "La mafia vive in Sicilia ma ha la testa, forse, a Roma. E risalirà, arriverà fino al Nord per poi superare le Alpi". Una previsione azzeccata. 

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