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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montegrotto Terme

Riforniva di hashish e marijuana i giovani padovani: baby pusher in manette

Trovava i clienti via Facebook e Whatsapp e li avvertiva con messaggini in codice. Documentate quasi 300 cessioni: in manette un diciassettenne rumeno, incensurato

Si faceva chiamare "Cocco", addescava i clienti via Facebook e Whatsapp e, usando un linguaggio “cifrato” sul prezzo della droga (c’è Paolo…quanto resta 20, 30 o 40 minuti?) dava loro appuntamento nel condominio dove dimorava, ma anche in diversi parchi pubblici di Abano e Montegrotto. L'attività del baby pusher è stata portata allo scoperto dai carabinieri della stazione di Montegrotto Terme che venerdì sera hanno arrestato un diciassettenne rumeno, incensurato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale per i minorenni di Venezia, Patrizia Botteri, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

INDAGINE. L'arresto è arrivato a conclusione di una specifica attività d’indagine finalizzata al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel bacino termale e coordinata dal procuratore capo della repubblica del capoluogo veneziano, Mansueto Crepaz, dove sono stati raccolti, gravi, precisi e concordanti elementi probatori che indicavano come il giovane fosse particolarmente attivo nella fornitura di hashish e marijuana a “clienti” del padovano, soprattutto minorenni della zona termale.

FACILITÀ. Si è riusciti, in particolare, a verificare come il baby pusher, gestisse da quasi quattro anni un’attività continuativa e capillare di spaccio di hashish e marijuana ponendo in essere numerosissime cessioni che comprovavano lo stabile inserimento del giovane nell’ambiente malavitoso, essendo lo stesso in grado di procurarsi con facilità, da terzi, quantità considerevoli di stupefacente non risultando esserne quasi mai sprovvisto. Proprio grazie a tali collegamenti con ambienti criminali, il minorenne straniero, sebbene incensurato, traeva facili vantaggi economici e visibilità tra i coetanei.

SCONCERTO. È stato documentato come il 17enne sia arrivato a concludere, nell’arco di un triennio, addirittura dalle 100 alle 300 cessioni  di dosi di hashish o marijuana  ai suoi abituali “clienti” minorenni. Forte anche lo sconcerto dei molti genitori dei minori convocati presso la caserma dell’Arma di Montegrotto, sovente all’oscuro dell’assunzione di stupefacente da parte dei figli.  Il giovane straniero arrestato, assolte le formalità di rito, è stato condotto all’istituto di pena per i minori di Treviso.

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