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Cronaca Crocefisso / Via del Cristo

Padova, la polizia scopre un "covo" di spacciatori e clandestini in via Del Cristo

Seguendo un tunisino che si aggirava con fare sospetto, una volante ha individuato un appartamento in cui trovavano dimora uno spacciatore e tre stranieri senza permesso di soggiorno

Un covo di clandestini e spacciatori è stato scoperto, domenica notte, in via Del Cristo a Padova.

L'OPERAZIONE DELLA POLIZIA. L'operazione della polizia ha avuto inizio verso le 3, quando una volante ha intercettato un tunisino che girava con fare sospetto in via Del Cristo. L'uomo, sottoposto ad un controllo, è risultato privo di documenti. Accompagnato in Questura, non è risultato nulla a suo carico ed è stato quindi rilasciato. Ma gli agenti, mentre usciva dagli uffici, lo hanno sentito chiamare un taxi. Insospettiti, lo hanno seguito a distanza fino a quando, sceso in via Del Cristo (dove era stato precedentemente fermato), è entrato all'interno di uno stabile fatiscente.

IN 10 IN 80 METRI QUADRI. Ad aprire la porta della palazzina agli agenti, è stato un italiano di 47 anni, che ha affermato di dare ospitalità al tunisino. Tuttavia, in un appartamento al piano terra di 80 metri quadrati, senza utenze e in condizioni igieniche precarie, la polizia ha trovato non solo lo straniero fermato poco prima, ma anche altri 8 suoi connazionali e un marocchino.

DROGA E CLANDESTINI. Quest'ultimo è stato sorpreso nel tentativo di occultare sotto un materasso due involucri contenenti 60 grammi tra cocaina ed eroina. Sul posto è stato, quindi, richiesto l'intervento dei cinofili, ma il blitz non ha portato al rinvenimento di altro stupefacente. Gli stranieri sono stati tutti portati in questura. Nei confronti del marocchino, M.H., 29 anni, è emerso un cumulo pene per precedenti legati alla droga. L'uomo è stato, quindi, accompagnato in carcere. Dei nove tunisini ospitati nell'appartamento, sei erano in possesso di regolare permesso di soggiorno, mentre gli altri tre sono risultati senza fissa dimora. I tre clandestini sono stati accompagnati al Cie di Torino, mentre l'italiano che li ospitava è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

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