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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Arcella / Via Franco Faccio, 9

Droga alle Terme e Mortise Padova 12 gli arrestati e 10 i denunciati

L'operazione dei carabinieri della compagnia di Abano dal mese di marzo 2014 ad oggi. In manette 6 italiani. I coinvolti rispondono tutti a vario titolo di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso

I carabinieri della compagnia di Abano Terme hanno concluso un'operazione antidroga, coordinata dal pm euganeo Benedetto Roberti, protrattasi dallo scorso febbraio ad oggi, sul territorio termale e sul quartiere Mortise di Padova. A seguito di perquisizioni e sequestro di stupefacente, sono dodici le persone arrestate (5 ordinanze di custodia cautelare, 1 fermo di indiziato di reato, 7 arresti in flagranza di reato), di cui 6 italiani, e 10 quelle denunciate in stato di libertà, che rispondono tutte a vario titolo di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso.

VIDEO: Droga pesante a Mortise per i giovani del Triveneto

LE ZONE DELLO SPACCIO. Le indagini hanno avuto inizio nei primi di gennaio, quando gli investigatori hanno cominciato a seguire i tossicodipendenti della zona termale, che lasciavano i normali canali di approvvigionamento per indirizzarsi verso Padova, in particolare a Mortise, sempre più frequentemente. "Corte" il nome dell'operazione, proprio come il nome del centro commerciale di Mortise nelle cui vicinanze, come per le adiacenze del supermercato Lidl di via Plebiscito a Padova, avveniva la maggior parte delle cessioni di droga al dettaglio a giovani di Padova e provincia e di quantità più cospicue a soggetti del Vicentino a Bassano del Grappa, Cornedo e Valdagno, nel Veneziano a Cavarzere, e a Spilimbergo (Pordenone), i quali compravano la droga per rivenderla nei loro luoghi di residenza.

A CAPO 2 FRATELLI. Le indagini hanno consentito di sgominare un sodalizio criminale dedito allo spaccio, capeggiato da due fratelli tunisini, Mohamed B. e Seddik B., con ramificazioni in tutto il Triveneto. Gli elementi raccolti permiserono ai militari dell'arma di arrestare, il 10 febbraio, su ordinanza di custodia cautelare, il primo dei due, di 31 anni.

VICENTINI E TUNISINI. Successivi riscontri, consentirono di arrestare, lo scorso 14 marzo, Francis C., 35enne vicentino, e Luigi Matteo M., coetaneo bassanese, fermati a bordo di una moto a Limena con circa 10 grammi di cocaina. Il 9 aprile vennero arrestati, a bordo di una Lancia Y, a Mortise, il 41enne Lorenzo U., e il 42enne Massimiliano M., entrambi della provincia di Vicenza, trovati in possesso di 32 grammi di eroina. L'11 aprile venne sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Seddik B., il fratello 30enne del primo arrestato, nell’occasione trovato in possesso di 3.200 euro, provento di spaccio.

BASE COCAINA IN VIA FACCIO. La tipologia del differente tipo di stupefacente sequestrato aveva poi messo gli investigatori sulle tracce di un ulteriore canale di approvvigionamento dei due fratelli tunisini. È così che poco dopo era stato identificato il loro fornitore: Mike E., 30enne nigeriano che, assieme a due connazionali, il 34enne Kingson A. e il 25enne Fivo S., vennero arrestati il 21 ottobre scorso, quando i militari facero irruzione in un appartamento al civico 9 di via Faccio, considerato la base logistica dello spaccio di cocaina. Nell’occasione erano state sequestrate decine di piccoli ovuli contenenti complessivamente circa 70 grammi di cocaina, vario materiale per pesare e confezionare le relative dosi, oltre 3mila euro in contanti provento dello spaccio e diversi cellulari, smartphone e tablet. A riscontro conclusivo dell’intera indagine, l’autorità giudiziaria ha emesso provvedimenti restrittivi della libertà personale in carcere a carico di Seddik B. e Mike E., mentre sono stati sottoposti al divieto di dimora a Padova e provincia due italiani.

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