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Cronaca

Droga via mare, maxi operazione dei Ros: arrestati skipper padovani

In tutto sono 30 gli arresti in Europa dei carabinieri che hanno portato alla scoperta di un ingente traffico di cocaina tramite imbarcazioni dal Sudamerica, gestito dalla 'ndrangheta affiliata ad organizzazioni criminali bulgare

La droga veniva nascosta nei doppi fondi di grosse navi da diporto, catamarani, motovelieri e barche a vela che in diversi casi partivano dalle coste europee per raggiungere in pieno oceano, tra le Baleari e le Canarie, altre imbarcazioni pronte a rifornire la cocaina. Tonnelate e tonnellate di stupefacente trasportato via mare da narcotrafficanti-skipper per un giro d'affari di circa 50 milioni di euro in due anni gestito dalla 'ndrangheta affiliata ad organizzazioni criminali bulgare. Un traffico scoperto dai carabinieri del Ros in una maxi-operazione che ha portato finora a 30 arresti in Europa.

I PADOVANI. In manette anche tre padovani. Antonio M. e il figlio Alessandro, residenti in Croazia da anni, organizzavano traversate transoceaniche con enormi carichi di cocaina in particolare dal Venezuela alla Spagna. Il loro arresto è scattato durante un viaggio in partenza da Dubrovnick, attraverso la rotta africana. Nel 2007, vicino all’Isola di Madeira era stato intercettato il veliero Blaus VII con a bordo lo stupefacente, al timone dell'imbarcazione c'era Mattia V., sempre padovano, ingaggiato dai primi.

LA DROGA, I SOLDI, I SEQUESTRI. Le indagini sono state avviate nel 2005 in Piemonte, nei confronti di una componente calabrese riconducibile alle cosche di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, ed in particolare alla famiglia Bellocco. Il gruppo si riforniva della droga destinata al mercato piemontese attraverso un'organizzazione criminale bulgara che provvedeva all'importazione dello stupefacente in Italia e in Europa con centrale operativa a Milano, ma che veniva anche stoccata a Fiumicino. Durante la serie di interventi dei Ros sono state sequestrate oltre sei tonnellate di cocaina. I Ros stanno anche indagando sulla scomparsa di due narcotrafficanti skipper torinesi, Antonio Ercole e Guido Massolino di 65 e 61 anni, che erano stati ingaggiati per essere inviati ai Caraibi. Inoltre sono stati individuati in Svizzera numerosi rapporti finanziari e bancari, in particolare riconducibili ai finanziatori stranieri del traffico, per il sequestro di oltre 10 milioni di euro. La collaborazione dei Ros con le autorità bulgare ha consentito l'arresto, tra gli altri, di Evelin B., un facoltoso uomo d'affari, sospettato di essere uno dei maggiori esponenti della criminalità organizzata bulgara.

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