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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bagnoli di Sopra

I genitori rifiutano le cure, Eleonora muore a 18 anni. Il sindaco: "Forse poteva essere salvata"

La famiglia rifiutò le terapie tradizionali e la chemio. Il primo cittadino di Bagnoli, Roberto Milan: "Un caso delicato e controverso, resta il dubbio che qualcosa potesse essere fatto"

"È stata una vicenda drammatica, controversa e complessa, che ho seguito da vicino giorno per giorno". A parlare è il sindaco di Bagnoli, Roberto Milan, riferendosi alla vicenda di Eleonora Bottaro, la giovane compaesana morta a 18 anni vinta dalla leucemia, e dei suoi genitori, che si sono battuti fino all'ultimo accanto alla figlia perché non venisse sottoposta alla chemioterapia, tanto da vedersi sottratta la patria potestà.

LA STORIA DI ELEONORA. Un caso delicato e anche il primo nel quale fosse coinvolta una minore per l'Ulss 17. Eleonora e i suoi genitori non volevano ricorrere alla medicina tradizionale e alla chemio. Quando alla giovane venne diagnosticata la leucemia, mamma e papà firmarono le dimissioni della ragazza dall'ospedale, nonostante il parere contrario dei medici, che denunciarono il caso al tribunale dei Minori. Il giudice nominò Paolo Benciolini, professore di Medicina Legale, tutore della ragazza, che riuscì, comunque, ad ottere di essere presa in cura in un ospedale in Svizzera, dove venne curata a base di cortisone e preparati di vitamina C. Infine, il ritorno in Italia, l'improvviso acuirsi del male, il triste epilogo e l'interrogativo: "Eleonora poteva essere salvata?".

IL SINDACO. È la stessa domanda che si pone il primo cittadino: "Mi sono sentito impotente e ora mi domando se si potesse fare qualcosa per evitare che Eleonora morisse, anche se so che dal punto di vista giuridico è stato fatto tutto il possibile". Roberto Milan ha seguito da vicino la vicenda della famiglia Bottaro: "Sono stato anche in ospedale a trovare Eleonora - racconta - e ho fatto visita alla famiglia per convincere i genitori ad accettare la terapia. Nell'ultimo mese, ho scritto ai giudici, alla direzione sanitaria e al tutore di Eleonora perché si facesse di tutto affinché non morisse".

"ELEONORA POTEVA ESSERE SALVATA?". Eleonora è morta pochi giorni dopo avere compiuto i 18 anni. Tre anni prima, la sua famiglia aveva subìto un altro grave lutto, per l'improvvisa scomparsa del fratello della giovane, Luca, stroncato da un aneurisma. Nonostante la giovane età, la ragazza viene descritta anche dal primo cittadino come una minore molto matura e consapevole delle proprie decisioni, tra cui quella di non sottoporsi alla chemioterapia. "È una vicenda molto delicata, resta l'amaro in bocca al pensiero che, forse, questa morte potesse essere evitata".

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