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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Energia, ricercatori padovani scoprono catalizzatori "eco" alternativi

Lo studio, condotto su nuovi meccanismi di funzionamento dei catalizzatori molecolari per celle a combustibile, potrebbe avere importanti ricadute in primis nella produzione di energia a basso impatto ambientale

Produrre energia a basso impatto ambientale e a costi contenuti, questa una delle importanti applicazioni concrete della scoperta di un team di ricercatori padovano che ha trovato nuovi meccanismi di funzionamento dei catalizzatori molecolari per celle a combustibile.

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LA RICERCA. Lo studio, pubblicato in questi giorni sulla rivista "Nature Materials", porta la firma del gruppo di ricercatori del dipartimento di Scienze chimiche dell'Università di Padova, diretti dal professor Mauro Sambi, e della sezione padovana dell'Istituto di Scienze e tecnologie molecolari (Istm) del Cnr. I ricercatori hanno individuato il modo e le condizioni nelle quali funziona una classe di catalizzatori molecolari alternativi al platino, le ftalocianine di ferro, molecole simili ai catalizzatori naturali usati nella respirazione.

COME FUNZIONANO. Per "celle a combustibile" si intendono quei dispositivi simili alle pile che convertono l'energia chimica in energia elettrica sfruttando la reazione dell'ossigeno con un combustibile come ad esempio l'idrogeno e che come prodotto di scarico hanno soltanto acqua. "Siamo riusciti, attraverso analisi con un particolare microscopio che consente di vedere i singoli atomi - spiega il professor Sambi - a determinare come funzionano i catalizzatori, osservando in tempo reale le molecole al lavoro mentre promuovono la reazione che coinvolge l'ossigeno. Abbiamo anche dimostrato che l'efficienza catalitica della singola molecola dipende in maniera sensibilissima ma pienamente compresa e riproducibile dalla sua posizione sul supporto solido sul quale essa risiede. Abbiamo così imparato che è possibile 'costringere' le molecole di catalizzatore a occupare una ben determinata posizione, con una precisione del decimilionesimo di millimetro: questo ci permette di 'accendere' o 'spegnere' in modo controllato la loro attività catalitica". Altri settori di applicazione della scoperta sono i magneti molecolari e i processi biologici coinvolti nella respirazione e nella fotosintesi.

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