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Cronaca Piombino Dese

In rete si finge una minorenne "hot" e ricatta le sue vittime estorcendo loro denaro

Denunciato un 26enne residente a Serravalle Pistoiese-Casalguidi (Pistoia), artigiano. L'indagine, durata per anni, è stata condotta dai militari della stazione di Piombino Dese

Per ben 3 anni, dal 6 agosto 2012 al 5 ottobre 2015, ha mostrato via web immagini o video ritraenti giovani donne che si denudavano, o praticavano atti di autoerotismo, reperite in rete. Sotto mentite spoglie si è messo in contatto con svariate persone, tramite chat rooms o bacheche di internet e, dopo essersi fatto confidare le tendenze sessuali delle stesse, ha minacciato di rendere pubbliche tali confidenze sul web, ovvero direttamente a familiari, mogli, mariti, fidanzate, fidanzati; facendo credere alle “vittime” di avere a che fare con una minorenne, cosa che avrebbe potuto creare loro noie giudiziarie legate alla pedopornografia.

SOLDI. Un piano quasi perfetto quello architettato da un 26enne residente a Serravalle Pistoiese-Casalguidi (Pistoia), artigiano. Il giovane chiedeva, ed otteneva, piccole somme di denaro in cambio del silenzio. I soldi venivano accreditati tramite carta Postepay sul proprio conto corrente, per un importo totale di 15.836 euro.

INDAGINI. A seguito di una lunga attività d'indagine condotta dai militari della stazione di Piombino Dese,  sviluppata monitorando una moltitudine di dati estrapolati dall’ufficio centrale amministrativo delle Poste Italiane e dall’ufficio supporto frodi della società Sisal Match Point, nonché da svariati Comandi dell'Arma ambito nazionale, è arrivata la denuncia alla Procura della Repubblica del tribunale di Pistoia del 26enne.

VITTIME. Il giovane è ritenuto responsabile di sostituzione di persona aggravata ai danni di 91 persone residenti in varie province d’Italia, delle quali 62 sono state vittima della truffa, mentre sul conto delle altre 29 sono stati messi in atto tentativi di estorsione o  sono state estorte somme di denaro in modo fraudolento. Denunciata anche all’Arma di Arzignano (Vicenza) una delle vittime per detenzione di materiale pedopornografico.

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