rotate-mobile
Cronaca San Carlo / Via Guido Reni

Ex Configliachi: resta un mistero l'identità dei tre giovani deceduti

Le impronte di due dei tre corrispondono a generalità da loro stessi dichiarate ma che non trovano riscontro. Intanto, mentre la Comunità di Sant'Egidio organizza iniziative per i senza dimora, non si placa la polemica politica sia a Padova che in Regione

Sarà l'autopsia a sciogliere i dubbi sulle cause della morte dei tre giovani, presumibilmente nordafricani, i cui corpi sono stati rinvenuti all'interno dell'ex Configliachi. Tutto porta a pensare che siano state le inalazioni di ossido di carbonio provenienti dal braciere improvvisato, acceso per cercare un po' di tepore, a causarne il decesso. Rimane però da capire di chi sono quei corpi, che consolato bisogna avvertire per far sì che vengano avvisate le famiglie della triste fine dei tre giovani.

Ieri sera era circolata la notizia che due dei tre fossero tunisini, di 24 e 18 anni. In realtà in giornata, proprio le autorità del paese hanno comunicato di non aver trovato alcun riscontro riguardo i due nomi comunicati dalla Questura di Padova. Nomi che sono presenti nel database delle autorità italiane che avrebbero dovuto corrispondere ai loro volti e alle loro impronte. I due erano stati in precedenza registrati e foto-segnalati. Ma essendo senza documenti avevano dato delle generalità evidentemente non corrispondenti alla realtà. Di qui il mistero sull'identità. Del terzo giovane si sa ancora meno perché non è mai stato registrato.

Un mistero quindi, l'identità dei tre. Un finale triste in una vicenda amara di per sé, visto considerato dove e come si sono spente le loro giovani.vite. Dopo la tragica morte di tre persone senza dimora all’Arcella,Sant’Egidio invita la cittadinanza a una preghiera il 9 gennaio, alle ore 19.30, alla chiesa dell’Immacolata, in via Belzoni 71. «Di fronte a queste morti non si può far finta di niente. Perché si può morire di freddo, ma anche di solitudine e di indifferenza. Sant'Egidio è presente in strada con il giro serale a sostegno delle persone senza dimora. Una risposta alla domanda di una città più umana è anche nella preghiera. Perché nessuno debba più morire a causa della durezza della vita di strada».

Anche dal fronte politico si susseguono dichiarazioni che mirano al superamento della condizione in cui è ridotto lo stabile che non ha un solo proprietario, ma è diviso tra enti. Uno di questi è la Regione: «La tragedia che si è consumata all’interno dell’ex Configliachi dovrebbe richiamare tutte le istituzioni alla consapevolezza di quanto sia urgente restituire alla città questo luogo importante, da troppi anni abbandonato allo spaccio, al degrado e alla emarginazione sociale», ha dichiarato la capogruppo del PD Veneto in Consiglio regionale, Vanessa Camani. «Sappiamo che da tempo Comune e Provincia hanno elaborato una proposta di recupero ambiziosa, in parte già avviata con l’acquisizione di una parte dell’edificio. Ad oggi però l’operazione sembra bloccata per colpa della Regione, che malgrado una perizia eseguita da un soggetto nominato dal Tribunale di Padova, ancora non ha inteso adeguare la delibera per autorizzare la vendita. Si tratta di uno stallo colpevole, che impatta direttamente sulla qualità della vita del quartiere. Presenteremo nei prossimi giorni una interrogazione urgente al Presidente Zaia per capire cosa intenda fare la Regione». E' curioso constatare che le critiche che a Padova sono mosse dall'opposizione di centro destra che attacca il Comune per lo stesso motivo, in Regione è il centrosinistra che critica la giunta Zaia per non aver ancora risolto il nodo dell'ex Configliachi. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ex Configliachi: resta un mistero l'identità dei tre giovani deceduti

PadovaOggi è in caricamento